Chiara e Serafina
Per il Donizetti Opera Festival, viene portata in scena il debutto di un Gaetano venticinquenne alla Scala nell'anno 1822.
Per ragioni contingenti dovute soprattutto al clamoroso ritardo di Felice Romani nella consegna del libretto che impose al musicista di lavorare ancora più in fretta del solito, quest’opera semiseria fu un "fiascone decisissimo", per dirla con un altro libretto donizettiano, quello delle Convenienze e inconvenienze teatrali. Da allora, "Chiara e Serafina" non è mai stata rappresentata.
Il Festival le offre al Teatro Sociale la prova d’appello senza le inconvenienze della prima assoluta, affidandola a una compagnia di giovani cantanti e al Coro dell’Accademia del Teatro alla Scala cui fa da chaperon il grande Pietro Spagnoli nella parte di Don Meschino. Sul podio, un direttore italiano in grande ascesa come Sesto Quatrini; regia, scene e costumi di Gianluca Falaschi; l’orchestra Gli Originali prosegue la sua esplorazione donizettiana sugli strumenti d’epoca.
TRAMA
La scena è nell’isola di Majorca, ai tempi della spedizione di Carlo V contro gli Algerini.
Antefatto
Il capitano di vascello Don Alvaro, durante la guerra contro gli Algerini, si è imbarcato portando con sé la primogenita Chiara, ma vengono catturati e imprigionati. Il potente Don Fernando convince la corte del tradimento di Don Alvaro, di cui è segretamente nemico, ottenendo l’affidamento dell’altra sua figlia Serafina, che vorrebbe sposare per ottenere il ricco patrimonio. Ma la giovane è innamorata di Don Ramiro, che l’ha chiesta in sposa.
Atto I
Su una spiaggia di Majorca si pesca in vista delle nozze tra Serafina e Don Ramiro, intanto gli isolani Lisetta e Don Meschino bisticciano perché lei non ne vuole sapere delle avance di lui. All’improvviso sale una burrasca che disperde la folla; passata la tempesta, compaiono due naufraghi: sono Don Alvaro e Chiara, finalmente liberi dopo dieci anni di prigionia. Li soccorrono senza riconoscerli il diffidente Don Meschino, Lisetta e sua madre Agnese, custode del castello abbandonato di Belmonte dove si decide di portare l’infreddolito Don Alvaro.
Poco dopo sbarcano sul lido alcuni pirati, fra cui l’astuto Picaro, antico servo di Don Fernando con cui si accorda per impedire il matrimonio di Serafina: si fingerà suo padre e la porterà con sé a Madrid con la scusa di chiedere perdono al Re. Il piano viene però scoperto da Chiara, travestita da mendicante muto.
A Belmonte, dove tutti sono diretti, giungono per primi i pirati, che usano la cisterna del castello come rifugio segreto. Lisetta canta le eroiche imprese di Don Alvaro, raffigurato in una statua commemorativa. Anche Picaro fa il suo ingresso nel castello accompagnato da Serafina, coperta da un velo per nascondere la sua identità. Durante la notte Picaro va in cerca del passaggio segreto che porta alla cisterna ma, accortosi di essere spiato da Chiara e Don Alvaro, si finge pentito e con l’inganno chiude Chiara in una stanza. Il pirata riesce così a trascinare l’ignara Serafina nella cisterna mentre tutti accorrono alle richieste di aiuto di Chiara.
Atto II
Nel buio della cisterna, i pirati si sentono in trappola perché la via che porta al mare è chiusa. A poco a poco entrano alcuni dei protagonisti, inseguendosi e perdendosi tra i cunicoli. Quando Chiara riesce a trovare la sorella, le svela l’inganno di Picaro, il quale contro ogni aspettativa decide di cambiare schieramento e di aiutare le due giovani che, rimaste sole insieme a Lisetta, non sanno se fidarsi o meno del pirata. Ma Picaro è sincero, e torna con i rinforzi di Don Ramiro e di alcuni alguazili pronti alla resa dei conti con i corsari, che vengono sconfitti. Tutti raggiungono la spiaggia per festeggiare: manca solo Chiara, che è tornata nella cisterna con Picaro per recuperare le prove dell’innocenza di Don Alvaro, che viene finalmente scagionato.
Prenota i biglietti a questo link (turno A)
Direttore Sesto Quatrini
Regia, scene e costumi Gianluca Falaschi
Lighting design Emanuele Agliati
Drammaturgo Mattia Palma
Don Meschino Pietro Spagnoli
e con i solisti dell’Accademia di perfezionamento per cantanti lirici del Teatro alla Scala:
Don Alvaro Matías Moncada
Serafina Fan Zhou, Nicole Wacker
Chiara Aleksandrina Mihaylova, Greta Doveri
Don Fernando Matías Moncada
Don Ramiro Hyun-Seo Davide Park
Picaro Sung-Hwan Damien Park
Lisetta Valentina Pluzhnikova
Agnese Mara Gaudenzi
Spalatro Andrea Tanzillo
Gennaro Giuseppe De Luca
Orchestra Gli Originali
Coro dell’Accademia Teatro alla Scala
Maestro del Coro Salvo Sgrò
Nuovo allestimento della Fondazione Teatro Donizetti in collaborazione con l’Accademia Teatro alla Scala