Roba minima, s'intend!
Continua il Festival A levar l'ombra da terra con il Concerto malincomico di Stefano Orlani, Atir.
Canzoni di Enzo Jannacci | contaminazioni letterarie di Beppe Viola, Franco Loi, Giovanni Testori, Walter Valdi | di e con Stefano Orlandi | chitarra Massimo Betti | contrabbasso Stefano Fascioli | fisarmonica Giulia Bertasi | scene Maria Spazzi | costumi Federica Ponissi | luci Alessandro Verazzi | immagini Pietro Paroletti | tecnica Roberta Faiolo.
Musica, parole e immagini intorno alla figura di Jannacci e della Milano che egli ha raccontato. Jannacci è stato sempre dalla parte degli ultimi, dei balordi, li ha cantati con il cuore in gola, nei suoi versi c’è la speranza che non si arrende, nelle sue canzoni il riso e il sorriso si mescolano con la malinconia, la tristezza e la rabbia. Canzoni comiche e malinconiche, ovvero malin-comiche, sempre introdotte, seguite e contaminate dalle parole di alcuni autori milanesi come Beppe Viola, Walter Valdi, Giovanni Testori e Franco Loi che, per assonanze logiche e illogiche, danno vita a una carrellata di personaggi eccentrici, surreali, sempre densi di quella umanità semplice e schietta delle periferie popolari della Milano negli anni 50-60.
In caso di pioggia anfiteatro Scuola Media, via Don G. Gonella, 4