Nella pancia della balena
In occasione della Giornata del Ricordo, sul palco due ragazzini, le tasche piene di terra: quel che resta di una candela è ciò che resta delle loro giovani vite.
“Ora che ho visto cos’è guerra, so che tutti dovrebbero chiedersi: – E dei caduti che facciamo? Perché sono morti? – Io non saprei cosa rispondere. Non adesso, almeno. Nè mi pare che gli altri lo sappiano. Forse lo sanno unicamente i morti, e soltanto per loro la guerra è finita davvero.”
Cesare Pavese, La casa in collina
Due ragazzini, le tasche piene di terra: quel che resta di una candela è ciò che resta delle loro giovani vite.
Nemmeno un’ora per chiedersi come sono arrivati lì “nella pancia della balena” e come uscirne.
La storia di Pinocchio riscalda i loro cuori e li accompagna nell’ultimo tratto del loro viaggio. Le due storie, quella del Burattino di Collodi e quella di Patrizia e Giuseppe si incontrano e si incrociano: da una parte la pancia della balena del libro dall’altra il ventre della terra, la foiba.
Non è una storia di parte, ma semplicemente vista dalla parte dei due protagonisti.
Questa piccola storia viene raccontata con quella disarmante drammatica sinceritĂ che solo i ragazzini sanno avere e che rende ancora piĂą insopportabili le tante menzogne e i silenzi degli adulti.