Venerdì
21
Febbraio
Otello, di precise parole si vive
Lella Costa e Gabriele Vacis riportano in scena, dopo 24 anni, il loro Otello, preservando intatta la sostanza narrativa ma intervenendo e modificando quelle parti in cui l’attualità, o meglio la contemporaneità, richiedevano un aggiornamento
Lella Costa e Gabriele Vacis entrano nelle pieghe della nota vicenda shakesperiana per parlare di diseguaglianza, femminicidio, patriarcato, maschilismo.
Succede con i grandi autori, forse soprattutto con Shakespeare: i loro testi, le loro storie, i loro personaggi sono, letteralmente, immortali. Continuano a parlarci, a stupirci, a incantarci; a volte ci aiutano perfino a capire chi siamo, cosa ci sta succedendo adesso. E quando incontri una di queste storie perfette in genere te ne innamori, e soprattutto ti rendi conto che non avrebbe alcun senso provare a inventarne un’altra per dire le stesse cose, ma che è lecito, forse perfino doveroso, continuare a raccontare quella.