Le furberie di Scodella e Pignatta
La giovane compagnia teatrale Poquelin ma Buoni presenta un nuovo, avvincente spettacolo che è un’originale rivisitazione della commedia più sfortunata di Molière, “Le furberie di Scapino”. Questa sera presso cineteatro Don Bosco di Pradalunga.
Dopo il successo delle precedenti produzioni, "Il convitato di Pietra" e "Il Barbiere di Siviglia", la compagnia teatrale Poquelin ma Buoni torna in scena con un nuovo, avvincente spettacolo: "Le furberie di Scodella e Pignatta", un’originale rivisitazione della commedia più sfortunata di Molière, “Le furberie di Scapino”.
Ambientata durante gli anni della Repubblica di Venezia, la storia ruota attorno alla famiglia del ricco mercante Argante e ai suoi figli Ottavio e Smeraldina. Mentre Argante parte per un viaggio d’affari con la signora Chiaska, proprietaria di un noto caffè della città , i figli vengono lasciati alle cure dei servitori devoti, Scodella e Pignatta. I due scoprono che Ottavio e Smeraldina hanno segretamente contratto matrimonio senza il consenso dei genitori: Ottavio ha sposato Giacinta, una popolana, mentre Smeraldina ha sposato Leandro, il figlio della signora Chiaska, continuando una relazione clandestina con Ettore.
Al ritorno di Argante e della signora Chiaska, la situazione si complica e Scodella, Pignatta e il barista complice Boris si impegnano a trovare un modo per far accettare i matrimoni segreti, evitare punizioni e, magari, ricavare qualcosa per il loro “disturbo”.
L'adattamento de "Le furberie di Scodella e Pignatta", scritto dai drammaturghi Giovanni Aresi e Andrea Valietti, promette di dare nuova vita alla commedia di Molière, mantenendo lo spirito originario dell'opera ma arricchendolo con tocchi attuali e inediti.
I Poquelin ma Buoni (pronunciato Poquelìn, in omaggio al vero nome di Molière), fondata nel 2023 a Bergamo, è composta da una decina di attori tra i 22 e i 32 anni, provenienti da diverse realtà teatrali della città , tra cui Teatro Prova, Erbamil, Gilda delle Arti e Progetto Young. Alcuni membri provengono anche da Ancona e dall’Ucraina, arricchendo il gruppo con un mix culturale e artistico variegato. La loro forza risiede nell’abilità di unire dramma e scherno, rivisitando classici del passato con uno stile moderno, rendendoli accessibili e divertenti per il pubblico contemporaneo.