La notte dei racconti
Ahrat Teatro presenta pillole di "Festitalia", la città di Teatromusicadanza.
Come a tutti i teatranti il COVID19 ha provocato pesanti ripercussioni economiche a seguito di un lungo stop a tutte le attività, nonché alla cancellazione di molte di esse.
Tra queste vi è anche a Festalia (la città di TeatroMusicaDanza), il festival ideato da Arhat teatro, unico nel suo genere, che sarebbe giunto quest’anno alla sua terza edizione (programmata per il mese di giugno u.s.) e che, nei due anni precedenti, ha portato migliaia di persone per le vie, le piazze e i cortili di Pontirolo Nuovo. Cogliendo al volo e in modo rigoroso le possibilità offerte dall’attuale normativa anticovid19 abbiamo pensato potesse essere un segnale importante, per tutti coloro che ci seguono con rinnovata attenzione e passione, proporne una “versione in forma ridotta” in cui concentrarsi in modo particolare sull’arte del narrare che vada oltre lo scontato e inflazionato “reading” ( termine ad effetto per definire una lettura) per presentare un possibile ventaglio di situazioni narrative in cui il teatro, nella sua accezione più importante, possa collocarsi a pieno titolo ed essere ritrovato da chi vi assiste.
È nata così l’idea della “Notte dei racconti” (ovvero Festitalia in pillole) in cui ogni sera, in cinque postazioni, collocate in vari spazi del cortile e della nostra sede, si esibiranno in contemporanea cinque artisti in microspettacoli-narrazioni di 15 minuti cad. e che proporranno disparati generi interpretativi ed attorali (gli spettatori, non più di una decina per ogni microspettacolo, al termine di ogni replica verranno "fatti ruotare" di postazione in postazione dal personale addetto all’accoglienza).
A partire dalle 20,30 in programma cinque artisti che di esibiranno in contemporanea in cinque diverse postazioni
Francesco Chiari in : “Omaggio a Gianni Rodari”
Matteo Nicodemo in : “Conosci tu l’abbandono?”
Aqui Gaini in : “Agata … e la sua strada”
Emilio Riva in : “Storie del Sultano Panjà”
Grazia Butti in : “Requiem”
(Microspettacoli di 15 minuti cad.)
Francesco chiari in “Omaggio a Gianni Rodari”
(a 100 anni dalla nascita e a 40 dalla sua scomparsa)
Un pot-pourri di alcune tra le più celebrate storie e filastrocche del grande scrittore e pedagogo piemontese giocate sulle corde eleganti di un cabaret ironico.
Matteo Nicodemo in “Conosci tu l’abbandono?”
Appunti lievi e attuali di fotografia compulsiva, quasi l’incipit di un corso, per aspiranti urbex (urban exploration).
Aqui gaini in “Agata…e la sua strada”
Un’intensa, appassionata, vibrante interpretazione attorale del viaggio “obbligato” di una donna nell’inferno “della strada”
Emilio Riva in “Storie a tavola del Sultano Panjà”
Racconti e favole per grandi e piccini proposte da un “fiabesco personaggio” in un vivace costume orientale: comicità a Go-Go
Grazia butti in “Requiem”
Un montaggio di testi tratti da riflessioni di Don Alessandro Deho…su un dolore non ancora vissuto: dall’ascolto del “Requiem” di Mozart allo scontro con la realtà Covid e il suo carico di dolore, dalla perdita degli affetti più cari alle domande brucianti sulla fede.
Al termine Arhat teatro presenta "Fiori", rapsodia drammatica ispirata a "I fiori del male" di C.Baudelaire.
con: Samuele Farina
regia: Pierluigi Castelli
Un’opera di cesello registico su alcuni snodi di un grande capolavoro letterario, una complessa partitura fisico-vocale dell’attore supportata dalle superbe musiche di Kitaro.
Un “Cavallo di battaglia” di Arhat teatro che ha riscosso particolari consensi in numerosi festival nazionali e internazionali. La narr-azione del/nel Teatro-danza.