Pour Parler
Erbamil porta in scena una stand-up un po’ veneta, un po’ italiana come non l’avete mai sognata. Uno spettacolo teatrale dedicato al potere delle parole che possono essere finestre oppure muri.
Una stand-up un po’ veneta, un po’ italiana come non l’avete mai sognata. Uno spettacolo teatrale dedicato al potere delle parole che possono essere finestre oppure muri. L’apertura dello spettacolo è lasciata in mano all’alter ego social dell’attrice, zia Gina Francon. Zia veneta composta per il 50% di saggezza e per il 50% di alcool. Poi sul palco restano un microfono e l’attrice.
A me le parole hanno sempre affascinato in modo quasi erotico. Per il loro significato ed a volte, lo ammetto solo per il suono. Ci sono parole bellissime come TRASVERBERAZIONE, che significa la trafittura del cuore del putto da parte dell’Altissimo, poco usata, che peccato.
E poi ci sono parole controverse come SINDACA o ARCHITETTA, che il pubblico potrà affrontare a testa alta, scoprendo finalmente il perché. Ci sono parole così difficili da gestire come DESIDERARE che deriva da sidera – astri e significa sentire la mancanza delle stelle. E parole senza passato, come TIKTOKER o YOUTUBER o INFLUENCER, che potrebbero sembrare funghi, o muffe, o scherzi di un poeta.
Io sono ipocondriaca, e la prima volta che ho sentito la parola lesbica pensavo fosse una malattia, e mi sono spaventata. Insomma le parole sono pa-rabole, raccontano delle storie. POURPARLER gioca con le parole per raccontare storie di lotta e d’amore ma anche di odio e di ribellione. Storie che fanno ridere fino alle lacrime e lacrime che aprono scorci di paesaggi umani. POURPARLER si ispira alla stand-up americana, declinandola in una modalità personalissima, per capire qualcosa del mondo in cui stiamo vivendo usando una ironia sagace e pungente.
Ad accompagnare il pubblico in questo viaggio, anche una serie di video interviste con personaggi folli ed esilaranti. Una stand up molto queer, molto femminista e molto sexy. E se è vero che oggi si comunica qualunque cosa, alle volte addirittura il nulla, POURPARLER è all’esatto opposto, uno spettacolo alla disperata ricerca di un senso. E di un centro di gravità permanente. O anche solo dell’anima di Battiato nei peggiori bar di periferia.
Nell’era dell’odio digitale, uno spettacolo che serve a combatterlo anche dentro di noi, quando neppure ci accorgiamo di averlo introiettato. Una serata alla ricerca delle parole giuste per amare senza distinzione di sesso, di razza di lingua e di religione.
di e con Annagaia Marchioro
in collaborazione con Giovanna Donini
si ringrazia per la consulenza Gabriele Scotti
Video NCSP
Produzione Brugole&Co