93FE310D-CB37-4670-9E7A-E60EDBE81DAD Created with sketchtool.
Domenica
28
Luglio

Strighe maledette

Si conclude la settima edizione della rassegna "Le Vie della Commedia", il festival di spettacoli che affondano le radici nelle leggende comuni a gran parte del territorio italiano. In serata uno spettacolo con quattro streghe.

«Et pare che da quel tempo in qua siano trasferite le strigaria de albania in questa valle camonica» - Giuseppe da Orzinuovi, Lettera

È il 1518, a Edolo, in Valle Camonica, quando una tremenda siccità, unita a un morbo che uccide uomini e animali, getta il paese nel caos più totale. I villani sono esausti, le strighe hanno colpito di nuovo! Stanche di fòter e balar con Belzebù nei prati del monte Tonale, sono ridiscese a valle per spargere le loro polveri mefitiche su uomini e greggi. Quattro donne vengono ritenute colpevoli di tali delitti e, inseguite dal popolo inferocito, trovano rifugio nel palazzo del borgomastro.

Le quattro donne – una guaritrice, una prostituta, una nobildonna e una contadina – vengono a lungo interrogate dall’inquisitore, ma nessuna confessa. Eppure tra di loro si nasconde almeno una strega! Il popolo freme, la rabbia monta e ribolle tra la gente, la misura è colma. La folla grida i loro nomi: sono Finnicella da Roma, Maddalena Bradamonte, Angéle de la Barthe e Orsolina Toni “la rossa”. Entro domani mattina una delle quattro deve consegnarsi al braccio secolare, perché sia fatta giustizia. Una notte di tempo per decidere chi delle quattro dovrà sacrificarsi per le altre. Una notte di tempo per trovare un capro espiatorio. Una notte di tempo per decidere chi, tra le quattro sfortunate, dovrà essere arsa viva nella pubblica piazza.

Con Sara Allevi, Anna De Franceschi, Eleonora Marchiori, Maria Luisa Zaltron.
Soggetto originale e regia Marco Zoppello.
Scenografia Andrea Belli.
Costumi Lauretta Salvagnin.
Maschere Stefano Perocco di Meduna disegno luci Matteo Pozzobon.
Scene realizzate nella bottega di StivalaccioTeatro da Roberto Maria Macchi e Matteo Pozzobon realizzazione costumi Antonia Munaretti.
Produzione StivalaccioTeatro.

La rassegna
La Val Brembana ha generato nei secoli numerose storie tradizionali, spesso violente e feroci, che mettono al centro le nostre paure primordiali: l’abbandono, la malattia, la carestia, la fame, la morte, gli uomini selvatici. Non è un caso che la tradizione della commedia dell’arte prenda le mosse in valle dove è forte il mito dell'uomo selvatico: essere controverso che vive nei boschi, ai margini della società, con caratteristiche talvolta demoniache, signore degli animali, amico degli spiriti dei boschi, come ce lo rappresenta l’affresco di Oneta di San Giovanni Bianco. Esisteva in epoca molto antica una maschera chiamata Homo Selvadego, villoso, armato di un nodoso bastone, protagonista di molte rappresentazioni ludiche o carnevalesche. Di questa figura popolare si impadronì alla fine del XVI secolo la commedia popolare per dare nuovo spicco alla maschera dello Zanni, progenitore di Arlecchino.

E dalle storie più suggestive e spaventose della Valle siamo partiti per immaginare anche un percorso laboratoriale dedicato ai ragazzi dell’Università di Bergamo, guidati da due drammaturghi professionisti. Del lavoro emerso sarà fatta una restituzione pubblica nella prima serata del Festival.

Un filo rosso ben evidente lega quindi tutti gli eventi del festival: al centro delle storie che abbiamo scelto quest’anno, ci sono personaggi che tradizionalmente occupano uno spazio che sta al di fuori della comunità di riferimento e che incarnano, per motivi diversi, le paure della comunità stessa che reagisce attivando strategie difensive.

Il teatro, per sua natura, è uno strumento di catarsi: rappresentare su un palcoscenico paure, dolori, angosce aiuta a controllarle e a superarle. La commedia dell’arte, le sue maschere più antiche e i primissimi canovacci prendono le mosse proprio da questa urgenza. Un’urgenza sempre attuale.

Contatti

Telefono: 320.7455281
Email: [email protected]

Data e Ora

Inizio: domenica 28 luglio 2024 21:00

Fine: domenica 28 luglio 2024 22:30

Giorni di apertura
L
M
M
G
V
S
D
Documenti

Locandina

Luogo

Dossena, piazzale degli alpini,1