Rosmarino
Uno spettacolo teatrale scritto durante la pandemia, dedicato a diversi artisti e alla loro arte, come forma salvifica. Regia di Paolo del Canto, uno spettacolo di e con Candelaria Romero.

Ho scritto questo spettacolo durante il primo confinamento da covid. Telefonava a mia madre quasi tutti i giorni e le chiedevo di raccontarmi storie e lei mi ha raccontato di Guillermo Storni, Bernardo Kehoe e altri artisti che ho avuto l'onore di conoscere e con i quali abbiamo convissuto durante l'esilio. Questo spettacolo è dedicato a loro e parla dell'arte come forma salvifica, dell'accoglienza e dei diritti umani. Portare un ramo di rosmarino sul cuore per l'appagamento interiore. Mettere sotto il cuscino un rametto, allontana gli incubi. Caccia via gli spiriti maligni. Contro i dolori dell'artrite, dei reumatismi. È digestivo, antisettico, eccitante, stimola il sistema nervoso, contro stati depressivi. Dona immortalità all'anima. È utile per superare gli esami. Ricorda avvenimenti remoti. La chiamano la pianta del ricordo, il suo profumo forte è equiparato al profumo stesso della memoria. Ricordare; dal latino richiamare al cuore, in quanto gli antichi pensavano che il cuore fosse la sede della memoria.
Lo spettacolo "Rosmarino" di e con Candelaria Romero, regia Palo Dal Canto, vi aspetta all'interno della rassegna teatrale «Tracce sul filo» di Visioni teatrali, presso la Sala Civica Sant'Agata (Città Alta), sabato 12 aprile alle 18.
Ingresso libero con prenotazione obbligatoria al numero 338 9102417