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Domenica
10
Novembre

Presentazione della prima edizione italiana del "Natyasastra. L'arte del Teatro Indiano"

Uno degli eventi più importanti della rassegna "Il Segreto del Teatro Indiano" riguarda la presentazione della prima edizione italiana del "Natyasastra. L'arte del Teatro Indiano", il più antico trattato teorico-pratico sul teatro esistente al mondo

EVENTO CONCLUSO

L'incontro prevede la presentazione del libro e la conversazione a più voci con Giuliano Boccali, Marilia Albanese, Tiziana Barbiero, Silvia D’Intino, Ricardo Gomes, Maddalena Italia e Mirella Schino.

A partire dagli inizi del Secolo scorso l’influsso delle forme artistiche orientali ha profondamente modificato il pensiero e le arti occidentali, anche per quanto riguarda il teatro. Il Tascabile, a partire dal 1978, si è fatto più volte ponte tra l’Occidente e la cultura orientale, facendo proprie le istanze di rinnovamento “per un’arte nuova” dei maestri del ‘900 attraverso lo studio diretto del teatro classico indiano, la proposta di innumerevoli laboratori, incontri e conferenze sul tema, la programmazione a Bergamo, in Italia e in Europa di numerosissimi spettacoli di artisti orientali. Tra di essi alcuni dei nomi più rilevanti del panorama internazionale, basti pensare a Pei Yan Lin, I Made Djimat, Birju Maharaj, Kumudini Lakhia, Aloka Panikar, Sanjukta Panighrahi, Gopi, Sadanam Krishnakutty ma anche Aakash Odedra, anglo-indiano, danzatore che unisce mirabilmente danza contemporanea occidentale e classica indiana. Al posto di una celebrazione, per festeggiare i propri cinquant’anni (2023) il Tascabile ha voluto organicamente farsi e fare un regalo: nel 2023 ha avviato la traduzione italiana del Nāṭyaśāstra, il più antico trattato sull’arte drammatica giunto fino ai giorni nostri che Renzo Vescovi, a causa della sua particolare natura di libro rivelato, amava chiamare la bibbia del teatro indiano. Il volume verrà presentato a Bergamo il 10 novembre, in presenza del comitato scientifico che ne ha curato l’edizione.

Il Natyasastra, il più antico trattato sull’arte del teatro esistente al mondo, trasmesso dapprima solo oralmente, poi in versione scritta (II sec. A.C. - II sec.d.C), è ripartito in trentasei capitoli, in cui vengono minuziosamente enunciati i valori estetici fondamentali di ogni aspetto della messa in scena, dalla danza all’architettura, dalla musica alla poesia, la scultura, la pittura, fino alla filosofia del teatro, etica compresa. È un testo fondamentale che propone a noi contemporanei una visione del teatro che fiorisce nella molteplicità. Non è un insieme di discipline, è piuttosto una compenetrazione di discipline, ha natura inter e multidisciplinare e in questo sta la sua incredibile modernità. Il Natyasastra è un’opera monumentale, una fondamentale testimonianza della cultura spettacolare classica indiana. Ma forse sarebbe meglio dire semplicemente della cultura spettacolare: il Natyasastra riguarda infatti il teatro occidentale in modo non diverso dal metodo di Stanislavskij o dalle teorie di Appia.

Il TTB ha scelto di tradurre e pubblicare la versione di Adya Rangacharya, un’edizione in inglese curata da un uomo di teatro indiano, regista, drammaturgo, attore. Corredano il volume una serie di saggi di studiosi di sanscrito, di cultura indiana, di teatro.

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I relatori
Marilia Albanese è stata direttrice della sezione lombarda dell’Is.IAO (Istituto italiano per l’Africa e l’Oriente). Già docente di Arte scenica indiana al Conservatorio di Vicenza “Arrigo Pedrollo” nell’ambito della facoltà di Tradizioni musicali extraeuropee a indirizzo indologico, è attualmente docente di Cultura indiana presso il Dipartimento di Lingue, Letterature, Culture e Mediazioni dell’Università degli Studi di Milano. Svolge intensa attività di seminari, conferenze, consulenze culturali e tiene corsi sull’Induismo all’Università del Cardinal Colombo di Milano. Ha compiuto il suo primo viaggio in India nel 1975 e ci è tornata più di 40 volte. Curatrice di due mostre sull’arte indiana, è autrice di numerosi articoli, saggi e libri.

Tiziana Barbiero è entrata al Teatro tascabile di Bergamo nel 1978. La sua storia professionale si identifica completamente con quella del gruppo, dove si è formata sotto la guida di Renzo Vescovi. Dal 1978 al 2005 il suo studio dell’arte teatrale si è andato precisando nei tre filoni principali in cui consiste il lavoro del TTB: teatro di ricerca contemporaneo, teatro in spazi aperti, incontro con la tradizione scenica indiana, frequentata con continuità nell’arco di 46 anni di lavoro con la pratica diretta dello stile Orissi, appreso sotto la guida di Aloka Panikar. È direttrice artistica del Teatro tascabile di Bergamo.

Giuliano Boccali, milanese, è stato per oltre quarant’anni professore di Indologia e Lingua e letteratura sanscrita all’Università degli Studi di Milano, e in precedenza anche di Religioni e filosofie dell’India a Venezia, Ca’ Foscari. Studia in particolare la mitologia hindu, la poesia classica, l’estetica sia letteraria sia figurativa e lo status delle passioni nella cultura indiana tradizionale. Fra le sue pubblicazioni recenti: Il dio dalle frecce fiorite. Miti e leggende dell’amore in India, il Mulino, 2022; Eros, passioni, emozioni nella civiltà dell’India, curato con M. Sacha e R. Torella, Carocci, 2023 (in quest’opera sono suoi i capitoli sulla rappresentazione delle emozioni nella poesia e nel teatro indiano classico).

Silvia D’Intino è ricercatrice senior al CNRS e direttrice associata del Centro ANHIMA (Anthropologie et histoire des mondes antiques) di Parigi. Dalla poesia vedica ai commenti storici del Ṛgveda, le sue ricerche vertono innanzitutto su questioni di poetica e di filologia indiana, ma ha partecipato anche a diversi progetti di studi comparati sulle civiltà antiche. Tra le pubblicazioni recenti, la traduzione del testo classico sullo yoga, Yogasūtra. Aphorismes sur la Voie (Allia, 2021), e la cura dei volumi con Sheldon Pollock (ed.) L’espace du sens. Approches de la philologie indienne/ The Space of Meaning. Approaches to Indian Philology (Collège de France-De Boccard, 2018), con Frédérique Ildefonse (éd.), La vie prénatale. Destin, identité, mémoire (J. Millon, 2023), con Christèle Barois (ed.), Visages du dharma/ Faces of Dharma (coll. « Purushārtha », EHESS, 2023).

Ricardo Gomes è attore, regista e professore, co-direttore (insieme a Priscilla Duarte) del Teatro Diadokai (Brasile) dal 1996. Ha ottenuto il dottorato di ricerca in Storia, teoria e tecnica del teatro e dello spettacolo presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” (2007) con una tesi intitolata Kathakali Vesham: l’apprendistato dell’attore Kathakali. Dal 1989 al 1994 e dal 2003 al 2007 ha lavorato come attore, regista e collaboratore al Teatro tascabile di Bergamo. Dal 2008 è professore associato presso il Dipartimento di Arti sceniche dell’Universidade Federal de Ouro Preto (Brasile), dove coordina il Laboratório de Yoga da Atuação (laboratorio di ricerca teorico-pratica sullo yoga in relazione al lavoro dell’attore).

Maddalena Italia insegna lingua sanscrita all’UCL (University College London), dove negli ultimi tre anni (2021-24) ha lavorato come ricercatrice nell’ambito del progetto multidisciplinare “Comparative Classics: Greece, Rome, India”. In precedenza ha insegnato greco classico e latino al City Lit (City Literary Institut, London) e sanscrito al British Museum e alla SOAS (School of Oriental and African Studies), dove nel 2018 ha completato un dottorato di ricerca con una tesi sulla ricezione moderna della poesia erotica sanscrita.

Mirella Schino insegna Discipline dello spettacolo presso l’Università di Roma Tre. Precedentemente ha insegnato presso l’Università di Torino, e, per molti anni, dell’Aquila. Dirige la rivista di studi «Teatro e Storia». Ha creato gli archivi dell’Odin Teatret (Odin Teatret Archives). Tra i suoi libri: Il teatro di Eleonora Duse (1992 e 2008); Alchemists of the Stage. Theatre Laboratories in Europe (2009), Racconti del Grande Attore (2016); L’età dei maestri, Appia, Craig, Stanislavskij, Mejerchol’d, Copeau, Artaud e gli altri (2017); The Odin Teatret Archives (2018); Eleonora Duse. Storia e immagini di una rivoluzione teatrale (2023). Ha curato: Ferdinando Taviani, Le visioni del teatro. Scritti sul teatro dell’Otto e Novecento (2021), e Il rossore dell’attrice. Scritti sulla Commedia dell’Arte (2021).

Il segreto del teatro indiano
La presentazione fa parte del festival “Il segreto del teatro indiano”, che si terrà al Monastero del Carmine da venerdì 1 a domenica 10 novembre: sei giorni, divisi su due fine settimana, in cui verrà approfondito uno dei temi della ricerca teatrale contemporanea che più sta a cuore al Teatro tascabile di Bergamo: le discipline del teatro classico indiano. Due i pilastri su cui si regge il progetto: la pubblicazione, a cura del Tascabile, della prima edizione italiana del Natyasastra, il più antico trattato teorico-pratico sul teatro esistente al mondo, e un focus sul teatro-danza classico indiano in stile Orissi, con la presenza di due importanti interpreti di questo stile, Ambika Paniker e Rahul Acharya.

Informazioni

Prezzo: gratuito
Prenotazione: obbligatoria

Data e Ora

Inizio: domenica 10 novembre 2024 18:00

Fine: domenica 10 novembre 2024 19:00

Giorni di apertura
L
M
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Luogo
Teatro Renzo Vescovi

Bergamo, Via B. Colleoni 21