Nel tempo degli dei - il calzolaio di Ulisse
Marco Paolini sale sul palco del Creberg Teatro Bergamo.
Ulisse occupa i pensieri e lo studio di Paolini da molti anni. I primi passi risalgono al 2003, quando nel sito archeologico di Carsulae, con le improvvisazioni musicali di Giorgio Gaslini e Uri Caine e la scena di Arnaldo Pomodoro, mette in scena il primo racconto con il titolo U.. L’anno dopo ne fa una rivisitazione, compagni di viaggio il maestro Mario Brunello e il bluesman Tolo Marton. Poi il lavoro, come spesso accade negli spettacoli di Paolini, si ferma e rimane a decantare nella sua memoria.
«Con quanti, ma soprattutto con quali deĚ€i ha a che fare un uomo oggi? Non penso ovviamente alle solide convinzioni di un credente, ma al ragionevole dubbio di chi guardando al tempo in cui vive, pensa con stupore e disincanto alle possibilitaĚ€ di accelerazione proposte alla razza umana. PossibilitaĚ€ di lunga vita, possibilitaĚ€ di potenziamento mentale e fisico, possibilitaĚ€ di resistenza alle malattie, eccetera... Restare umani sembra uno slogan troppo semplice e riduttivo, troppo nostalgico e rassicurante quando diventare semi-deĚ€i appare un traguardo possibile, almeno per la parte benestante del pianeta.
Ulisse per me eĚ€ qualcuno che di deĚ€i se ne intende e davanti alle sirene dell’immortalitaĚ€ sa trovare le ragioni per resistere.» Marco Paolini
di Marco Paolini e Francesco Niccolini
regia Gabriele Vacis
con Marco Paolini
e con Saba Anglana, Elisabetta Bosio, Vittorio Cerroni, Lorenzo Monguzzi, Elia Tapognani