Matilde e il tram per San Vittore
Al Teatro Sociale, Bergamo ricorda il Giorno della Memoria.
A causa degli scioperi che durante la Seconda guerra mondiale paralizzarono i grandi stabilimenti a nord di Milano − i più grandi nell’Europa occupata dai nazisti − centinaia di lavoratori di Sesto San Giovanni e dei comuni limitrofi furono arrestati e deportati nei lager.
Lo spettacolo nasce dalle testimonianze raccolte da Giuseppe Valota, presidente dell’ANED di Sesto San Giovanni e Monza, figlio di un deportato morto a Mauthausen. Interpretato da uno straordinario trio di attrici − Maddalena Crippa, Debora Villa, Rossana Mola − e diretto da Renato Sarti, Matilde e il tram per San Vittore vuole mettere in luce il “non eroismo” di migliaia di persone che si opposero al fascismo e al nazismo pagando un caro prezzo. Lo fa attraverso le voci di quelle donne che si ritrovarono improvvisamente costrette a gestire da sole un quotidiano di fame e miseria, nel terrore dei bombardamenti. Nel dopoguerra per molte di loro incominciò un periodo d’attesa ancor più terribile. Dei cinquecentosettanta deportati delle grandi fabbriche, duecentoventitre non fecero ritorno e dieci morirono per le malattie contratte nel lager. Sia per le mogli, le sorelle, le madri e le figlie di quegli uomini che non tornarono, sia per quelle che ebbero la fortuna di riabbracciare i loro cari, la vita comunque non fu mai più quella di prima.
Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti.
di Renato Sarti
con Maddalena Crippa, Debora Villa, Rossana Mola
dal libro di Giuseppe Valota Dalla fabbrica ai lager (Mimesis edizioni, 2015)
scena e costumi Carlo Sala
musiche Carlo Boccadoro
luci Claudio De Pace
progetto audio Luca De Marinis
dramaturg Marco Di Stefano
regia Renato Sarti
produzione Teatro della Cooperativa
con il sostegno di ANED
sostenuto da NEXT 2017/18 - Regione Lombardia
con il patrocinio di ANPI, Istituto Nazionale Ferruccio Parri e ISEC e dei Comuni di Albiate, Bresso, Cinisello Balsamo, Monza e Muggi