Tra le nuvole e le cime
Al Teatro del Borgo di scena concerto e fiaba musicale.
Sabato 26 ottobre alle 20,45 nel Teatro del Borgo (c/o Oratorio San Filippo Neri) di Ranica, si terrà il concerto a ingresso libero “Tra le nuvole e le cime”, equamente suddiviso tra atmosfere montane e aneliti angelici.
Protagonisti saranno I Polifonici delle Alpi, ensemble piemontese nato nel 2012 e formato da un gruppo di sole voci maschili provenienti dalle esperienze più eterogenee: polifonia antica, folklore, canto gregoriano, ecc. Attento fin da subito a non fossilizzarsi in un repertorio monocorde, il coro spazia con fantasiosa libertà dal canto popolare alla musica contemporanea, collaborando con enti e istituzioni in una crescente e applaudita attività artistica.
Oltre a un nucleo di composizioni originali di ambientazione alpina firmate dal noto Bepi De Marzi (La contrà de l’Acqua ciara, Monte Pasubio, L’ultima notte, Bènia calastoria, La campana del Gramolon) e arricchite dagli interventi estemporanei del fisarmonicista Nadio Marenco, il programma prevede l’esecuzione di alcuni brani cinquecenteschi e di Se una notte d’inverno un paio d’angeli..., fiaba musicale per voce narrante, coro maschile a 4 voci e fisarmonica realizzata da Guido Donati, prolifico compositore e organista torinese ma nato a Mozzo nel 1949, su testo del poeta e scrittore bergamasco Alessandro Bottelli.
Nadio Marenco, versatile e concentrato fuoriclasse del mantice armonico, che vanta in curriculum un ventaglio di prestazioni di primo piano con personaggi quali Moni Ovadia, Adriana Asti, Milva, Iva Zanicchi, Enzo Jannacci, Alessandro Haber, Federico Buffa, Gianni Coscia, Cochi e Renato, persino con la star internazionale MIKA (Sanremo 2017), nel corso della serata si proporrà anche come solista, eseguendo componimenti di Alessandro Marcello (il celebre Adagio), Astor Piazzolla, e le virtuosistiche Variazioni su Fra’ Martino.
L’attrice Federica Cavalli, infine, presterà la sua voce ai due piccoli angeli della fiaba, seguendone passo passo i motivi che li condurranno, un po’ per noia e un po’ per fanciullesca curiosità, ad addentrarsi nell’esplorazione di una regione del cielo sconfinato mai veduta prima d’ora.