Gli strumenti a Pizzico di Evaristo Baschenis
Al via la rassegna "Musica antica in castello" di Ensemble Arte del Pizzico al Castello di Pagazzano: primo appuntamento dedicato alla musica pitica con composizioni seicentesche.

Il programma esplora la musica strumentale del Seicento di autori nati o attivi nell’attuale provincia di Bergamo, un repertorio poco studiato ma fondamentale per comprendere l’evoluzione musicale successiva. La cappella musicale della Basilica di Santa Maria Maggiore, all’epoca centro di formazione musicale, svolgeva un ruolo paragonabile a quello di un conservatorio, accogliendo sia giovani aristocratici, che praticavano strumenti a pizzico come il liuto e il mandolino, sia orfani educati dalle istituzioni ecclesiastiche.
Bergamo vantava compositori di grande rilievo come Maurizio Cazzati, Giovanni Legrenzi e Tarquinio Merula, che contribuirono all’evoluzione della scuola violinistica lombarda e influenzarono la musica di città come Bologna e Venezia. Anche Pietro Andrea Ziani e Carlo Antonio Marino diedero un contributo significativo, con Marino che potrebbe aver avuto un ruolo nella formazione di Pietro Antonio Locatelli.
Un aspetto centrale di questo repertorio è la libertà nell’organico strumentale, testimoniata dalle opere di Giovanni Antonio Terzi, autore di raccolte per liuto, e Ludovico Roncalli, le cui “Capricci Armonici” per chitarra spagnola furono riscoperti nell’Ottocento e influenzarono Ottorino Respighi. Il concerto ripropone questi brani con strumenti storici, secondo la prassi dell’epoca, confermata anche dai dipinti di Evaristo Baschenis, che illustrano la varietà e la diffusione di questi strumenti in tutta Europa.
Musiche di: Maschera, Merula, Cazzati, Legrenzi, Ziani, Roncalli, Marino e Rossi.