La Musica a... Parma: Musici di Parma
La stagione concertistica della Società del Quartetto presenta il concerto dei Musici di Parma.
La stagione concertistica della Società del Quartetto presenta il concerto dei Musici di Parma.
Parlare di Musica a Parma significa, innanzitutto e quasi esclusivamente, parlare di Lirica, di Festival Verdi, di Teatro Regio, di Pelléas et Melisande (in quel prossimo cartellone), e, secondo l’ironia dei parmensi: di Gaetano Donizetti (un musicista con i baffi!), di Giuseppe Verdi (Il cigno di Busseto), di Maria Luigia (la Violetta di Parma), di Maria Callas (la Divina), di Accademia Verdiana e via dicendo nella patria del “Bel Canto”.
A Parma esiste il Conservatorio Arrigo Boito – letterato, librettista e violinista, nato a Padova nel 1842 e morto a Milano nel 1918 - che affonda le proprie radici sin dal 1818 nella “Passione della Duchessa Maria Luigia” – guarda caso! – per il canto corale degli orfani dell’Ospizio delle Arti “per potersene servire nelle diverse funzioni che si svolgevano nella sua Cappella di Corte”.
E poi, nel 1894, nasce la Società dei Concerti di Parma, una delle più antiche istituzioni musicali esistenti. La nascita di tale Società costituì la prima e più grande occasione per allargare gli orizzonti musicali dei parmensi; in una epoca nella quale il grammofono era ancora riservato a pochi e nella quale la musica strumentale era spesso “sacrificata” all’ingombrante nume dell’opera lirica e i parmigiani non avevano ancora potuto gustare pagine immortali del classicismo e romanticismo.
E, così, anche l’orchestra “I Musici di Parma” (che hanno la loro sede non colà, bensì nel bellissimo palazzo Berzieri di Salsomaggiore) nasce con il duplice intento di riscoprire e di divulgare capolavori di ogni tempo, sia in formazione cameristica sia sinfonica, affrontando un ampio repertorio che va dal barocco al classicismo, fino alle più belle pagine della musica del ‘900; mentre – il va sens dire – una particolare attenzione è dedicata al melodramma italiano e alle arie e romanze dell’opera lirica internazionale.
Ma, questa sera, grazie al direttore Michele Patuzzi e alla violinista Maristella Patuzzi, il programma sarà diversamente orientato, prendendo le mosse dal compositore norvegese Edvard Grieg (Holberg Suite, 1885); continuando con l’inglese Edward William Elgar (Elegia) per concludersi con il compositore e violinista spagnolo Pablo de Sarasate y Navascuéz la cui musica esalterà la maestria tecnica e la focosa interpretazione della … “nostra violinista”.
Precedenza verrà data a chi avrà prenotato con mail che indichi nome, cognome, telefono e loro mail.