Le donne della Bibbia
Domenica 2 marzo alle ore 16, nella Chiesa dell'Adorazione dell'Istituto delle Suore Sacramentine di Bergamo, si terrĂ il concerto dell'organista Stefano Rattini, dedicato a brani ispirati alle donne della Bibbia.
Con il concerto “Le donne della Bibbia” domenica 2 marzo (inizio ore 16) si inaugura una nuova rassegna di concerti che si svolgerà nell'arco di tutto il 2025. La manifestazione, promossa dall'Istituto delle Suore Sacramentine di Bergamo e sotto la direzione di Alessandro Bottelli, intende valorizzare il luogo di culto grazie e iniziative di alto livello artistico e culturale, facendolo conoscere a un più vasto pubblico. Nel primo appuntamento l’organista Stefano Rattini ci introdurrà , con un programma modellato per l’occasione, nell’universo femminile contenuto nei testi sacri, in cui trovano posto figure indimenticabili, di grande forza e carattere. Diplomato in organo e composizione organistica con il massimo dei voti e la lode sotto la guida di Giancarlo Parodi e titolare dal 1982 al 2023 dell’organo della Cattedrale di Trento, Rattini si è poi perfezionato con Stefano Innocenti e Christopher Stembridge per la musica antica, con Antonio Zanon per la composizione e con Fausto Caporali, Günther Kaunzinger, William Porter, Loïc Mallié e Jürgen Essl per l’improvvisazione. Attualmente è organista titolare dell'Abbazia Benedettina Muri-Gries di Bolzano. Ha ideato e conduce a Trento la “Scuola d’Ascolto della Musica Organistica”, volta a sperimentare nuove modalità nella formazione critica del pubblico. Figura tra i soci fondatori ed è presidente dell’Associazione Organistica Trentina Renato Lunelli, oltre che membro della Commissione Organi della Diocesi di Trento e della Commissione Artistica del Festival di Musica Sacra di Trento e Bolzano.
La scaletta della serata è suddivisa in due parti simmetriche, dedicate rispettivamente all’Antico e al Nuovo Testamento e separate dalla famosa aria verdiana de La Vergine degli Angeli, tratta dall'opera La forza del destino. All’Ouverture dell’oratorio Esther, di Haendel, nella trascrizione curata da John Walsh a metà Settecento, il ruolo di apertura del concerto, cui fa seguito la composizione Suscipe caelum et numera stellas. Sarai-Sara, per organo e voce recitante di Marialuisa Balza. Insegnante di armonia contrappunto fuga e composizione al Pontificio Istituto di Musica Sacra di Roma, nel 2015 la Balza ha partecipato, tra l’altro, alla realizzazione della «Missa pro terrae humilibus» in onore di papa Francesco, poi eseguita nella Basilica di San Pietro. Lei stessa spiega così, con parole eloquenti e luminose, le ragioni che l’hanno spinta a ispirarsi a Sara per il suo brano: «Dovendo scegliere un personaggio femminile della Bibbia, la mia scelta è caduta su Sara perché il suo modo di agire e di mettere fretta al progetto di Dio mi è sembrato molto attuale. Sarai, questo è il suo nome iniziale, è ormai anziana, non può più avere figli, quindi, la promessa fatta da Dio ad Abramo sembra ormai priva di ogni speranza. Allora lei mette in atto tutte le proprie risorse, manipolando la realtà , senza pensare troppo alle conseguenze, alla sofferenza propria e altrui che scaturirà inesorabilmente da questa sua decisione, tutta rivolta com’è ad un unico scopo: dare una discendenza ad Abramo». Il tedesco Andreas Willscher (1955) ha composto nel 2015 un singolare fascicolo organistico dedicato ad undici ritratti di donne bibliche, tratteggiati con gusto sapiente, semplicità e precisione; il programma prevede l’esecuzione di quattro numeri, due per l’Antico (Susanna e Giuditta) e due per il Nuovo Testamento (Elisabetta e La Samaritana al pozzo di Giacobbe). L’impaginato del concerto prosegue con due brani dedicati alle figure angeliche: La valse des anges di Julien Bret e, in prima esecuzione assoluta, Le chant des anges d'Angers di Alessandro Bottelli. Magdalena degna da laudare è un’opera concepita per organo e voce recitante ad libitum e «mutua il proprio titolo - scrive l'autore, Stefano Rattini - dall’omonima lauda ispirata ad una delle figure femminili più significative del Nuovo Testamento, contenuta nel Laudario di Cortona. L’antica melodia, di sapore gregorianeggiante, costituisce il germe attorno al quale ruota il materiale musicale, chiamato ad illustrare una selezione delle 54 strofe nelle quali è suddiviso il testo letterario dell’antica preghiera. Il brano ha la forma di un rondò, il cui tema principale, festoso e di scrittura toccatistica, si basa sul ritornello della lauda. L’introduzione e le parti intermedie danno veste musicale ai momenti salienti della vita della Maddalena». Il recital si chiude con la Toccata del russo Georgi Mushel (1909-1989), un brano che mantiene lo spirito e lo stile di una danza cosacca ucraina. Costituito da sezioni contrastanti, è pervaso da un’urgenza ritmica travolgente, che culmina in un finale veloce e furioso.