Festival Organistico: Gabriele Agrimonti
Continuano i concerti del Festival Organistico Internazionale "CittĂ di Bergamo".
Il Festival Organistico Internazionale “Città di Bergamo” non si ferma davanti al Covid-19: confidando che in autunno possano sussistere le attuali condizioni di mobilità in Europa, e forte del supporto di molte Istituzioni cittadine nonostante la difficile situazione economica, si presenta con un’edizione, la ventottesima consecutiva, leggermente ridotta negli appuntamenti ma non certo nella sua proverbiale qualità.
Dovendo fare i conti con le necessarie limitazioni per contrastare il nuovo Coronavirus, che prevedono ‘in primis’ ingressi nelle chiese in numero contingentato, gli organizzatori, per la prima volta, hanno previsto di diffondere i concerti in diretta sui canali Facebook e YouTube, creando così un’occasione inedita di diffusione anche al di fuori dei confini nazionali, giusto per ricordare che la nostra meravigliosa Bergamo, sfortunato epicentro della crisi, non vada ricordata nel mondo per le recenti infauste vicissitudini ma per il suo storico fascino e le sue rinomate attività culturali.
L’edizione è idealmente dedicata a tutte le vittime di Covid-19 e ai loro cari. A questi s’aggiunge il ricordo particolare per Pierangelo Serra, segretario generale del Festival fin dalla sua costituzione, scomparso repentinamente l’ottobre scorso, e per Roberto Zanoni, altro collaboratore di lunga data della manifestazione. Del resto la Musica ha un forte potere taumaturgico; la musica d’organo, vuoi per la sua intrinseca ispirazione, vuoi per il luogo d’elezione in cui si ascolta, può davvero avvicinare gli animi al Cielo, fino a sfiorarne il Mistero e la Grandezza.
L’ingresso ai concerti è libero, come sempre, ma i posti disponibili saranno limitati. Ogni chiesa ha infatti adottato un diverso numero massimo d’ingressi, segnalati nella pagina di ogni concerto della brochure ufficiale. L’invito è di presentarsi dotati di mascherina e con un certo anticipo (e in fila ordinata) per sottostare ai controlli di legge.
Gradita novità di quest’anno è che il giovane vincitore di concorso internazionale – ospite come da tradizione alle Grazie (100 posti), il 9 ottobre – è un venticinquenne parmense, Gabriele Agrimonti, primo italiano nella storia a vincere il prestigioso Concorso di St.Albans in improvvisazione. È un segno dei tempi. Dopo decenni di buio questa disciplina così affascinante e complessa è tornata finalmente nelle corde dei giovani strumentisti italiani, che comunque, per studiarla ai massimi livelli, sono ancor oggi indotti ad espatriare. Grande merito di Gabriele è stato il conquistare l’ammissione al prestigioso Conservatorio di Parigi, dove ancora studia, fra gli altri, proprio con Escaich.