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Domenica
27
Ottobre

Delphine Dora

Per la serie di concerti della domenica mattina “Sunday Morning”, Invisible°Show propone, con Daste, una performance di Delphine Dora, prolifica pianista e improvvisatrice. Un'occasione per passare una domenica mattina differente!

EVENTO CONCLUSO

Un brunch presso Daste accompagnato dalla performance di Delphine Dora!

Eclettica esploratrice del linguaggio e del suono, Delphine è una delle anime più curiose e sorprendenti del panorama avant-folk europeo, capace di forgiare un universo musicale in continua metamorfosi, disposto tra più lingue (inglese, francese, tedesco, lingue immaginarie) e generi (minimalismo, improvvisazione, elettroacustica, folk).

Curatrice dell'etichetta Wild Silence con cui ha proposto altre insoliti sperimentatrici (Powerdove, Sophie Cooper, Jackie McDowell), Delphine Dora ha registrato buona parte della sua musica su audiocassette in edizioni limitatissime e curate a mano. Se dei suoi album il più celebre e orchestrato è L'inattingible (2020), per Julia Holter tra i migliori dischi del decennio, sono diverse decine i titoli a suo nome come le sparse collaborazioni, da un duo con Marina Gusina sulla poesia di Marina Cvaeteva a progetti noise e d'avanguardia (suonando, tra gli altri, con Andrew Chalk, Josephine Foster e Valentina Magaletti).

Artista visiva autodidatta e lettrice di rara sensibilitĂ , ha dedicato interi album a tradurre in musica l'opera poetica degli autori piĂą amati: Sylvia Plath (Conversations among the ruins, 2013), Kathleen Raine (Eudaimon, 2018), Ingeborg Bachmann (Dunkles Zu Sagen, 2019), Walt Whitman (Multitudes I-II, 2013-2017), senza contare gli adattamenti di versi da Saint John Perse, Georg Trakl, Verlaine o Novalis, secondo una sensibilitĂ  letteraria che approda fino a Sarah Kane e al Molloy di Beckett.

A suo agio sia con antichi organi a canne che con sintetizzatori e tastiere, immersa nell'atmosfera di chiese come di riserve naturali, Dora si trasforma spesso nella voce del luogo, insieme incarnata e spettrale, intima e sperimentale. Le sue litanie estatiche esplorano il subconscio del folk in forme di beatitudini astratte e reali, cerimoniali senza tempo intessuti di voce e pianoforte, cinguettii d'uccelli e suoni rurali, intuizioni elettroniche e droni appena percettibili.

Avvicinata a Christina Carter, Brigitte Fontaine e Meredith Monk, Delphine Dora pare evocare tanto i minimalisti americani quanto Satie e Debussy, tra fantasmagorie fin de siècle e chiaroscuri d'avanguardia. La sua è musica senza premeditazione, una cartografia personale fatta di radiosi flussi d'incoscienza, d'impressioni fragili e cangianti, sul limite estremo della musicalità. Un'immaginazione sonora e letteraria vasta e rigogliosa, che incoraggia a diventare consapevoli del proprio ambiente sonoro, sfogliando le pagine del mondo tra suono e silenzio, acustica ed elettronica, strumentazione e registrazioni sul campo. Invitando a sognare l'impercettibile, godere dell'impermanenza, farsi bastare l'infinito.

Informazioni

Prezzo: gratuito

Organizzatore

Data e Ora

Inizio: domenica 27 ottobre 2024 11:00

Fine: domenica 27 ottobre 2024 15:00

Giorni di apertura
L
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S
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Documenti

Locandina

Luogo
Daste

Bergamo, via Daste e Spalenga