Trio Kanon in concerto
Continua la Stagione Concertistica della SocietĂ del Quartetto con un trio d'eccezione.
Lena Yokoyama (vl) Alessandro Copia (vlc) Diego Maccagnola (p) si esibiranno in concerto con musiche di: Haydn; Brahms; Dvorak; Mendelssohn.
Il nome del trio che ascolteremo questa sera riecheggia più di un significato: innanzitutto il vocabolo “Canone” (dal greco Kanon = canna, regolo e, per traslato, regola, norma) che, in buona sostanza è una struttura musicale di tipo polifonico che, nel caso di specie, viene realizzato da tre parti strumentali e che consiste nel fare iniziare una melodia da una parte sola (detta antecedente) e di farla seguire da una diversa parte che imita rigorosamente – anche partendo da una nota diversa – il disegno melodico proposto dalla parte che ha iniziato.
Ma, nello specifico, i nostri tre musicisti hanno inteso rendere omaggio all’elemento femminile del loro complesso (la violinista nipponica Lena Yiokoyama) riferendosi alle parole giapponesi “Ka” (fiore) e “On” (musica).
A noi piace così ipotizzare la “fioritura della musica” più ancora che “musica fiorita”.
Il più classico dei trii è proprio quello di pianoforte, violino (o viola) e violoncello, partendo da Ludwig van Beethoven (1793) e sino ad Anton von Webern (1926).
Ho avuto occasione di ascoltare questo trio nella sala Apollinea del teatro La Fenice a Venezia nel giugno dello scorso anno e condivido pienamente l’ottima recensione che Luca Segalla ha scritto sul numero di luglio / agosto 2019 di Archi Magazine: Il Trio Kanon si presenta con tutte le carte in regola in questo CD, il secondo della sua ancora fresca carriera iniziata nel 2012 a Cremona, esibendo una tecnica impeccabile e precisione esecutiva, oltre a mostrare di saper curare suono e fraseggio e soprattutto di aver trovato un ottimo bilanciamento timbrico dell’insieme. Ad avere le carte in regola, però, sono oggi in tanti, visto il livello generale delle giovani formazioni da camera che si affacciano continuamente sulla ribalta concertistica e in sala di registrazione. A rendere speciali le interpretazioni del Trio Kanon è la capacità di coniugare una solida preparazione tecnica ed una scrupolosa attenzione ai dettagli della partitura con una contagiosa per quanto studiata naturalezza nell’esecuzione. E ancora, riferendosi al Trio di Brahms, nel programma di questa sera, è possibile notarlo fin dalle prime note del Trio in do maggiore, elegante e insieme espressivo, fraseggiato con leggerezza e suonato tutto con un timbro morbido e piuttosto scuro, anche nei movimenti veloci, come lo scherzo affrontato con un piglio pungente ed incisivo, senza alcuna forzatura, tutto in souplesse. A questo vitalismo si accompagna una rara capacità introspettiva, evidente nel malinconico ed elegantissimo andante con moto del Trio brahmsiano (…) Lena Yokoyama, Alessandro Copia e Diego Maccagnola mantengono sempre un contegno elegante anche nei momenti più concitati rivelando di aver raggiunto una intesa che fa di loro un Trio autentico, di cui sicuramente sentiremo parlare nei prossimi anni.