Concerto jazz: Oscar Del Barba, Guido Bombardieri e AltriArchi Ensemble
Continua con un concerto jazz la Stagione Concertistica dalla SocietĂ del Quartetto.
In concerto Oscar Del Barba (p), Guido Bombardieri (ance) + AltriArchi Ensemble formato da Daniele Richiedei (vl); Gabriele Schiavi (vl); Monica Vatrini (vla); Federico Bianchetti (vlc). In programma musiche argentine e brasiliane.
È consuetudine, non scritta, nell’ambito… dirigenziale della nostra SdQ, che i musicisti invitati nelle nostre Stagioni Concertistiche siano stati preventivamente… ascoltati dal vivo, anche se – per ovvie e comprensibili ragioni pratiche – in programmi differenti da quelli poi concordati con gli artisti. Se ciò è certamente vero e si verifica riguardo i musicisti “classici” i quali di norma sono interpreti di musica scritta da altri; non può assolutamente verificarsi per la musica cosiddetta di “improvvisazione”, sinonimo della musica jazz che, con più o meno entusiasmo i nostri Soci sono stati… costretti a… subire (?!) da tempo.
Tale preclusione si verifica (e la si deve accettare!) perché l’improvvisazione – che è una delle caratteristiche formali della musica jazz – di norma non viene “cristallizzata” sul pentagramma, salvo rare eccezioni per particolari e speciali assoli divenuti “standard” per consuetudine, ovvero modello ripetitivo da perpetuarsi nel futuro; mentre l’improvvisazione, appunto, non si ripresenta e non si ripete mai identica o come fosse vincolata a uno spartito. Fino all’incirca alla metà dell’800 anche i musicisti cosiddetti classici, si cimentavano con l’improvvisazione (“ad libitum”, a piacere, si vede sovente scritto negli spartiti del ‘700).
Nella vita di tutti i giorni noi improvvisiamo i nostri discorsi, con la nostra voce, linguaggio, accenti, pronunce, esprimendo emozioni o sentimenti. È esattamente ciò che avviene nella musica jazz laddove si improvvisa secondo un linguaggio il più personale possibile ed una propria voce strumentale, unica, genuina, caratteristica e per lo più del tutto connotata ed inimitabile.
Ecco perché, quando si scrittura un musicista o un “combo” jazzistico, non gli si può chiedere ed esigere di sapere con anticipo “che cosa e come suonerà”; ma solo se suonerà singolarmente o con quale organico e con quale “progetto” di massima.
Il jazzista è, innanzitutto, un musicista libero, non vincolato a una partitura come lo è, invece l’interprete di musica classica.
Ed è quindi la fiducia riposta nel musicista e nelle sue accertate doti che determina la nostra scelta!
Tutto ciò si è già verificato, annualmente, per le nostre stagioni a far tempo dall’anno 2006; e continua quest’anno 2020 con il complesso di questa sera che vede impegnati il pianista Oscar Del Barba ed il pluri ancista Guido Bombardieri (già ospite della nostra Società il 6 e 7 aprile 2009 e il 16 aprile 2011 all’Auditorium della Libertà) non a caso con un quartetto d’archi e loro musiche originali, alcune delle quali composte proprio per questa occasione, per lo più di ispirazione… argentina, brasileira e sudamericana in generale.
Qualche nome?
Chico Barque de Hollanda (1944) brasiliano, intellettuale con imprinting di bossanova;
Egberto Gismondi (1947) brasiliano, di origini siciliane per parte di madre, eclettico polistrumentista;
Pixiuguinha (1897 – 1973) pseudonimo di Alfredo da Rocha Viana Filho, brasiliano;
Astor Piazzolla (1921 – 1992) argentino da genitori di origine italiana, creatore del “nuevo tango”;
Marianito Mores (1918 – 2016) pianista argentino di tango.
E, ovviamente… Guido Bombardieri ed Oscar Del Barba!
Sarà una sorpresa! Naturalmente bella, considerata la caratura dei musicisti, che ci indicheranno, via via a voce, titoli dei brani e relativi compositori.