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Domenica
24
Marzo

Abdullah Ibrahim e Modern Standards Supergroup

All'interno di "Bergamo Jazz Festival", appuntamento di "Jazz al Donizetti" con l'esibizione di Abdullah Ibrahim e del Modern Standards Supergroup.

EVENTO CONCLUSO

ABDULLAH IBRAHIM
Torna a Bergamo, a distanza di quasi 50 anni dalla precedente esibizione, uno dei simboli della lotta a suon di musica contro l’Apartheid. Nato a Città del Capo il 9 ottobre del 1934, Abdullah Ibrahim, che all’epoca era noto con il nome di Dollar Brand, suonò al Teatro Donizetti la prima sera dell’edizione 1975 del festival, conquistando il pubblico con quella forza evocativa che anche oggi pervade la sua musica. La sua biografia è illuminante del percorso artistico e umano di cui il pianista è stato protagonista. Emerso alla fine degli anni Cinquanta prima con un proprio trio e poi con i Jazz Epistles, formazione seminale del jazz sudafricano di cui faceva parte tra gli altri anche il trombettista Hugh Masekela, scelse poi la via dell’esilio prima in Europa e poi negli Stati Uniti per sfuggire alla discriminazione razziale nel suo Paese. Tra i primi ad accorgersi del suo talento e della profondità della sua musica fu Duke Ellington. Gli anni Sessanta e quindi il decennio successivo, grazie anche ad album quali Ancient Africa e African Piano, lo consacrarono tra le figure preminenti del jazz del periodo. Posizione mantenuta anche successivamente alla guida del gruppo Ekaya. Rientrato in Sudafrica nel 1990, su invito di Nelson Mandela dopo la sua scarcerazione, Abdullah Ibrahim non è venuto mai meno al ruolo di vessillo di una musicalità profondamente legata alle proprie radici e portatrice di messaggi universali. Anche in album recenti come Solotude del 2021 e il nuovissimo 3 (in trio con il flautista e sassofonista Cleave Guyton e il bassista e violoncellista Noah Jackson) si coglie infatti appieno la poetica di un musicista di rara sensibilità.

ABDULLAH IBRAHIM pianoforte

MODERN STANDARDS SUPERGROUP
Un autentico supergruppo: come recita la stessa intestazione, non si può definire altrimenti il quartetto che schiera quattro carismatiche personalità come Ernie Watts, Niels Lan Doky, Felix Pastorius e Harvey Mason. Un vero poker d’assi, detto in altre parole, ideato nel 2022 (con Bill Evans al sax e Darryl Jones al basso) in occasione di un tour dal quale verrà poi tratto un album nel quale figurano, oltre a composizioni originali, riletture di brani di disparata provenienza, a testimonianza di dove va a parare il concetto di modernità espresso dal quartetto, da “Smells Like A Teen Spirit” dei Nirvana a “Black Hole Sun” dei Soundgarden, da “Dancing Barefoot” di Patti Smith a “Jean Pierre” di Miles Davis. Ernie Watts, il più anziano dei quattro, classe 1945, è uno dei sassofonisti più richiesti sia in ambito jazz che rock e pop: ha militato nel mirabile Quartet West di Charlie Haden, con il quale si è esibito a Bergamo Jazz nel 2000, e nella GRP All Stars Big Band, oltre ad aver suonato in tour con I Rolling Stones e registrato con Frank Zappa (The Grand Wazoo), Earth Wind & Fire, Stanley Clarke, Carole King, Glenn Frey, Steely Dan, Joe Cocker e un’infinità di altri artisti. Di due anni più giovane è Harvey Mason, roccioso ma dinamico batterista il cui nome rimanda direttamente agli Headhunters di Herbie Hancock e all’album omonimo del 1973, uno dei capolavori del jazz-funk. Ma ha anche fatto parte dei Fourplay e svolto anch’egli un’intensissima attività di sideman. Nativo di Copenaghen, Niels Lan Doky vanta innumerevoli collaborazioni con nomi altisonanti del jazz d’oltre oceano, da John Scofield a Pat Metheny, da Joe Henderson a Michael Brecker, da Ray Brown a Charlie Haden. Felix Pastorius è figlio dell’indimenticato e indimenticabile Jaco, “il più grande bassista del mondo”: dall’illustre padre ha ereditato la capacità di muoversi in contesti musicali diversi, ma il talento è tutta farina del suo sacco. Oltre ad essere frontman degli Hipster Assassins, Felix si è prodotto accanto a stelle come Bobby McFerrin e ha fatto parte degli Yellowjackets.

ERNIE WATTS sassofoni
NIELS LAN DOKY pianoforte
FELIX PASTORIUS basso elettrico
HARVEY MASON batteria

Per acquistare i biglietti cliccare qui.

L'evento è parte di Bergamo Jazz Festival: organizzato da Fondazione Teatro Donizetti, con il sostegno di Comune di Bergamo, MIC-Ministero della Cultura e di sponsor privati, il Festival si terrà dal 21 al 24 marzo 2024, con i concerti al Teatro Donizetti e al Teatro Sociale affiancati da numerosi eventi sparsi per la città che si animerà così dei mille suoni di una musica che a Bergamo ha messo da tempo salde radici. Il tema di quest'anno è "In The Moment of Now", cioè essere sé stessi nella musica, con l’amore e il rispetto per la sua ricca storia. Musicalmente è una dichiarazione di intenti: è la rappresentazione dell’oggi con le sue radici profonde e le sue possibilità creative.

Informazioni

Prezzo: da 12 a 38 euro

Contatti

Telefono: 035.4160600
Email: [email protected]

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Organizzatore

Data e Ora

Inizio: domenica 24 marzo 2024 20:30

Fine: domenica 24 marzo 2024 23:00

Giorni di apertura
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Luogo
Teatro Donizetti

Bergamo, Piazza Cavour 15