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Giovedì
4
Luglio

Carta Nat

Prosegue la rassegna estiva "Fili d'Arte" con l'inaugurazione della mostra Carta Nat, dedicata alle creazioni in carta del maestro Natale Panaro.

EVENTO CONCLUSO

La carta, che è uno dei materiali fragili per eccellenza, può raccontare al meglio questa tematica. Si tratta di un materiale d’uso comune, con cui tutti ci interfacciamo ogni giorno sin dalla più tenera età, ed è a questo primo approccio che ci riporta il lavoro di Natale Panaro. Con la sua esposizione ci insegna che da un materiale povero, e apparentemente limitato dalla sua classica forma rettangolare, possono nascere universi. Fragili nella loro realizzazione ma estremamente potenti dal punto di vista comunicativo ed evocativo.

La mostra presenta delle tematiche, ciascuna dedicata a differenti tecniche di lavorare con la carta. Un pannello è dedicato all’illustrazione. Panaro per anni ha collaborato con varie riviste disegnando per loro illustrazioni e copertine. Qui sono esposti dei lavori che vanno dagli anni ‘70 agli anni ‘80 per giornalini. Come si può vedere, oltre a formulazioni differenti delle immagini Panaro ha attraversato anche varie forme stilistiche e di colorazione nel tempo, mantenendo pur sempre un tratto riconoscibile.

Vi è poi la grande sezione delle maschere, tema molto caro all’artista che nel corso della sua carriera vi ha dedicato molto tempo. I 5 pannelli mostrano un universo di modi e tecniche per realizzare delle maschere. Ve ne sono di realizzate piegando un solo cartoncino; altre assemblate con più cartoncini colorati: tra queste a sua volta ce ne sono da indossare sul capo, e quelle invece da apporre davanti al volto. Si spazia dalle figure classiche delle maschere della tradizione italiana, come Pulcinella e Colombina, fino ad incontrare orchi, scheletri, animali le stagioni e persino Babbo Natale. Pregio di queste opere è che sono tutte perfettamente indossabili.

Un’altra sezione è dedicata agli oggetti prodotti per l'albero azzurro: oltre a reincontrare delle maschere (alcune delle quali venivano indossate da Dodò e da Claudio Madia), troviamo oggetti di ogni tipo da un paesino all’arca di Noè, da una principessa ad un’oca.

Burattini e figure in carta rappresentanti le maschere italiane e non solo costruiti con tecniche diverse: mentre un pannello è dedicato al teatrino dei burattini, si trovano poi personaggi a bocca mobile, animabili per mezzo di una manovra posteriore, quelli con la molletta in legno per aprire e chiudere la bocca e infine quelli a rotella. Simpatici trucchi per animare in modo semplice ma divertente la carta. Si tratta di semplificazioni a portata di bambino.

La rassegna
Il viaggio sarà il tema di “Fili d’Arte”, il Festival di teatro di figura che Fondazione Ravasio proporrà al capoluogo dal 4 al 7 luglio al cortile del Palazzo della Provincia di Bergamo e dal 5 all’8 settembre a Daste. La rassegna, che affianca la storica manifestazione Borghi&Burattini dedicata quest’anno solo alla provincia, offrirà incontri, mostre, conferenze, laboratori e visite animate per viaggiare attraverso luogo, suggestioni e culture.
Il viaggio è una delle esperienze umane più arricchenti che esistano e, se ci pensiamo bene, la nostra vita stessa può essere letta come tale.
Viaggiare è un modo di cambiare, una trasformazione che avviene attraverso la visione di nuovi luoghi e il contatto con persone e culture diverse. Può essere un modo per migliorare la propria esistenza e posizione sociale, a volte è una fuga o la ricerca della libertà. Il festival e gli spettacoli proposti vogliono proprio raccontare questo: viaggio di crescita (Le avventure di Pinocchio), viaggio d’avventura (Sganapino alle Hawaii), viaggio per necessità, per emigrazione (Eppur Bisogna Andar), viaggio della vita (Dialogo con la morte)

Contatti

Telefono: 375.5477303
Email: [email protected]

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Data e Ora

Inizio: giovedì 4 luglio 2024 17:00

Fine: giovedì 4 luglio 2024 18:00

Giorni di apertura
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Luogo
Museo del Burattino

Bergamo, in via Tasso 8