L'eco di uno sparo. Cantico delle creature emiliane
Prosegue il Funesto Festival, un dialogo tra arte, cultura e riflessione sulla morte, con un ricco programma di eventi: appuntamento con Massimo Zamboni e l'incontro tra parola e musica in un evento di reading/concerto.
È un giorno di febbraio del 1944 quando Ulisse, squadrista e membro di un direttorio del fascio, nonché nonno materno di Massimo Zamboni, cade dalla bicicletta colpito alle spalle. Diciassette anni dopo, un'altra pallottola uccide il partigiano che sparò quel giorno, ma a impugnare l'arma è proprio il compagno che aveva partecipato con lui all'uccisione di Ulisse. Con il romanzo “L’eco di uno sparo”, Massimo Zamboni (chitarrista e fondatore dei gruppi musicali CCCP e CSI) affronta la storia più dolorosa e rimossa della sua famiglia, in un canto appassionato in nome di tutte le creature.
“L'eco di uno sparo - Cantico delle creature emiliane” è il reading/concerto tratto dal romanzo: la parola scritta e quella recitata incontrano la musica e le canzoni di Massimo Zamboni, suonate con Emanuele Reverberi e Cristiano Roversi, in un racconto drammatico, intimo eppure universale.
Alle 20 sarà previsto un buffet.
Funesto Festival
Funesto, il festival di Sguazzi, è un progetto culturale ed artistico che, a partire da queste domande, invita ad una riflessione sul tema della morte. E, di conseguenza, su quello del vivere; perché è giusto parlare di “qualità della vita”, ma non lo si può fare senza confrontarsi sulla “qualità della morte”. Attraverso un approccio il più possibile transdisciplinare che metta in dialogo fra loro arte, filosofia, antropologia, scienza, narrazione... il festival offre un’ampia gamma di prospettive sul tema, percorrendo direzioni alternative rispetto a quelle stereotipate, spettacolari o retoriche (comunque evasive), tipiche del discorso comune contemporaneo.