Il prete bello
Prosegue la rassegna di teatrolettura "Fiato ai Libri" con la voce narrante di Roberto Citran e le parole di Goffredo Parise.
Pubblicato nel 1954, e considerato forse come il primo bestseller del dopoguerra, Il prete bello è un vivace affresco della provincia veneta. Ambientato a Vicenza (siamo nel 1939), racconta le gesta di una banda di piccoli picari guidati da Sergio, dietro cui si nasconde l’autore, e da Cena. Banda che vive di espedienti per procurarsi denaro e tutto ciò che serve per una dignitosa sopravvivenza, sfruttando il rapporto ambiguo che lega un gruppo di zitelle, ferventi cattoliche capitanate dalla signorina Immacolata, e il parroco del rione: don Gastone Caoduro. Cognome, questo, assai diffuso nel Veneto, ma con una maliziosa allusione dell’autore alla presunta capacità amatoriale del prete. Con sottile ironia, Parise realizza un grande mosaico di vita provinciale, un po’ come in Amarcord di Fellini, col quale collabora sia in 81⁄2 che scrivendo la sceneggiatura de Le tentazioni del dottor Antonio in Boccaccio ‘70.
Voce narrante: Roberto Citran (Padova)
Chitarra: Claudio Fabbrini