A sgargét in dol mé bergamàsch - rovistando nel mio bergamasco
Presentazione del libro di Guerino Brozzoni. Un ambiente, una storia, una vita in un vocabolario: uno straordinario e insolito vocabolario in cui si elencano le parole più utilizzate nel dialetto bergamasco.
Guerino Brozzoni (accompagnato da Rosella Ferrari) racconterà "A sgargét in dol mé bergamàsch - Rovistando nel mio bergamasco" - un ambiente, una storia, una vita in un vocabolario.
Uno straordinario e insolito vocabolario, diverso dal vocabolario classico in cui si trovano "tutte" le parole in uso di una lingua. L’autore, in questa poderosa ricerca (un lavoro di oltre sessant’anni), di ogni lettera elenca le parole più usate nel dialetto bergamasco. La novità sta nella “zunta” (l’aggiunta). Quando il lettore trova una parola evidenziata è invitato a rivederla in calce. Qui si trova immerso in un mondo enciclopedico, dove spaziano racconti, modi di dire, proverbi, immagini, abitudini, contributi di esperti, testimonianze, memorie storiche... che riguardano la parola in considerazione.
Un mondo affascinante in cui l’autore si fa testimone (“Questo mio bergamasco”) di una vita e di una storia (nella Bassa Val Serina, anni Quaranta-Settanta) per “far emergere i valori e i limiti senza pretese di voler esprimere giudizi, giustifiche, esaltazioni o condanne... e aiutare a vedere che impronta quella vita ha lasciato nella nostra vita, individuale e sociale, quella di oggi”.
L'autore
Guerino Brozzoni, nato a Costa Serina nel 1938, risiede a Bergamo. Innamorato delle sue origini, ha coltivato negli anni una ricerca rigorosa e abbondante delle tradizioni popolari, del linguaggio comune e quotidiano, entrando nel cuore della gente, interpretandone i sentimenti, le gioie, le fatiche e le sofferenze. Tra le numerose ricerche ricordiamo: "Sich sach de sòch sèch" nel 2009 (ed. Corponove), "La salüte e pò piö" nel 2012, "Ol tép l’è töt tacàt" nel 2015, "Saì a che sant tacàs" nel 2017, "A servizio delle comunità" nel 2020.