L'ordine apparente delle cose
Fa tappa a Bergamo il tour di presentazioni del romanzo dell'autrice Lara Fremder, pluripremiata e nota sceneggiatrice cinematografica. Ambientato a Gerusalemme ed è una profonda riflessione sul tema dell'identità israeliana e sulle ragioni del conflitto.
Evento imperdibile e di estrema importanza su un tema odierno: fa tappa a Bergamo il tour di presentazioni del romanzo "L'ordine apparente delle cose" di Lara Fremder, pluripremiata e nota sceneggiatrice cinematografica che ha firmato "Garage Olimpo" di Marco Bechis. Il romanzo di Fremder, acclamato esordio letterario dell'autrice, è ambientato a Gerusalemme ed è una profonda e brillante riflessione sul tema dell'identità israeliana e sulle ragioni del conflitto, visto dal punto di vista degli eredi dei sopravvissuti alla Shoah, perciò dei giovani israeliani. Ciò che sembra suggerire Fremder, è che superare il "dolore storico" è necessario per non alimentare la ferocia e far sì che, paradossalmente, gli eredi di chi ha vissuto il peggior sterminio della storia umana, finiscano per fare vittime a propria volta.
Romanzo
Gerusalemme, una guida turistica figlia di sopravvissuti alla Shoah fa i conti con il dolore del passato. Indagando sui segreti della sua famiglia, finirà per dover scegliere tra oblio e una possibilità di pacificazione. Lara Fremder ci regala una storia straordinaria, potente e attuale. Protagonista del romanzo è Rachele Zwillig, 41enne che lavora come guida turistica, beve gin tonic durante Shabbat, non ama definirsi ebrea e soprattutto non vuole che le si dica chi deve essere. Donna libera e intelligente, dalla vita sofferta, Rachele passa le sue giornate a raccontare la Terra Santa agli stranieri, modellando la storia dei luoghi ai bisogni di chi si trova di fronte: una comitiva di giapponesi e una coppia di anziani che arriva da Ginevra non sono la stessa cosa e lei passa da una narrazione all’altra a seconda del suo sentire e di quello degli altri; talvolta gentile, talvolta arrogante. L’importante è fare il suo lavoro come desidera senza che questo intacchi la corazza eretta negli anni a difesa delle sue emozioni: cosa non facile, a Gerusalemme, per una figlia di sopravvissuti alla Shoah.
Lara Fremder, figlia di un ebreo polacco scampato allo sterminio, con la parabola della sua protagonista racconta quella di un intero paese: come un grido che risuona tra le mura della Gerusalemme, la vicenda di Rachele Zwillig è una metafora potente che tocca il cuore e interroga il presente.
La presentazione, alla presenza dell'autrice, è prevista per domenica 15 settembre, alle 19,30, allo Spazio Caverna, la sala gestita da Teatro Caverna.