Giorgio Fontana
Torna il festival culturale “Presente Prossimo”, che da tredici anni ospita il meglio della letteratura nazionale, creando un dialogo tra la cittadinanza del territorio e quegli scrittori che con i loro libri contribuiscono alla vita culturale del paese.
Organizzato dal Sistema Bibliotecario di Valle Seriana in collaborazione con Limina Rivista e Officina Spazio Terzo Mondo, con la direzione artistica di Stefano Malosso, il festival si comporrà di sei incontri.
Questo appuntamento vedrà come ospite Giorgio Fontana, premio Campiello 2014 e autore del romanzo "Il mago di Riga".
«Questo miraggio delle partite o delle vite senza sbagli: no, Miša si teneva volentieri il fallimento. Si teneva la vulnerabilità e lo scompiglio. Tanto valeva ubriacarsi o combinare pasticci, ma rispettare sempre la dignità del singolo essere umano. Meglio giocare, giocare per la pura festa di giocare, fino a che giorno e notte non perdano di senso: giocare con la devozione e la letizia dei ragazzini che strillano e non vogliono tornare a casa a fare i compiti o lavarsi – le stupide incombenze del mondo reale».
Michail "Miša" Tal’ (1936-1992), che prima di Kasparov fu il più giovane Campione del mondo della storia, sconvolse l’universo degli scacchi incarnando il gioco come arte, invenzione, complicazione. Lo chiamavano il Mago di Riga per la capacità di «evocare tutte le forze oscure che ogni posizione celava dentro di sé»: bramava il disordine e il sacrificio dei pezzi (atti che per lui racchiudevano anche un significato esistenziale), opposti ai prevalenti distillati di razionalità e pragmatismo.
Il 5 maggio del 1992 disputò la sua ultima partita di torneo (sarebbe morto il mese dopo) contro un giovane Grande maestro – lui che a soli ventitré anni aveva battuto Botvinnik, il "Patriarca" della scuola sovietica, che «affermava di non giocare mai per puro piacere».
Tra una mossa e l’altra, Miša ricapitola a lampi di memoria la sua movimentata e anarchica esistenza. Cinquantacinque anni segnati dal genio precoce e da costanti malattie, ma vibranti di un gioioso, fraterno e dissipato desiderio di vivere. Le tenerezze dell’infanzia, gli anni d’oro, il declino e le rinascite; le partite che erano sempre per lui «la paziente tessitura di un altrove»; l’umorismo straripante e l’empatia verso chiunque (una sfida al bar con un avventore, una ragazza che piange dopo la partita); e naturalmente i tornei, i molti amori, le sbornie, le beffe al KGB, la costante sete di libertà.
Tutto rinasce, come in punto di morte.
E mentre cresce la suspense del duello in corso, nella mente del Mago di Riga fioriscono i "momenti fatali" che risvegliano in lui l’essenza, poetica e caotica, della vita.
In questo romanzo Giorgio Fontana racconta l’epica di un uomo straordinario che raggiunge la vetta profondendo in ogni mossa l’amore per il rischio, lontano da qualunque cinismo, e dimostrando a un mondo incredulo che talora le storie sono più forti della realtà – che due più due, come Miša amava dire, può fare cinque.
Giorgio Fontana è nato a Saronno nel 1981 e vive a Milano. Con Sellerio ha pubblicato "Per legge superiore" (2011), "Morte di un uomo felice" (2014, Premio Campiello), "Un solo paradiso" (2016), "Prima di noi" (2020, Premio Mondello, Premio Salgari, Premio Bagutta e Premio Corrado Alvaro-Libero Bigiaretti).
Il suo ultimo romanzo è "Il Mago di Riga" (2022).