Cos’è la pace

Venerdì 14 marzo alle ore 21, a Villa Ambiveri (Seriate, BG), si terrà un incontro dal titolo “Che cos’è la pace”, per iniziativa di Russia Cristiana e Bergamo Incontra. Interverranno Alessandra Buzzetti, giornalista, corrispondente da Gerusalemme per Tv2000 e Adriano Dell’Asta, presidente dell’associazione Russia Cristiana. Modererà l’incontro Marcello Raimondi, giornalista e attivista del MEAN (Movimento europeo di azione nonviolenta).

L’intento degli organizzatori è quello di ridare alla parola “pace” il suo autentico significato, in un momento in cui, dicono, «cerchiamo la pace ma trionfa l’inimicizia. Sembra inopportuno essere troppo esigenti in fatto di pace». Eppure, la pace non può essere che «vera», ossia fondata sulla verità (prima vittima della guerra) e la giustizia, spiegano gli organizzatori, «senza queste, si arriva al massimo alla sospensione delle ostilità. E mentre la gente continua a morire e a odiare, noi diamo spazio alle nostre personali interpretazioni e dietrologie. Nascono così dei miti che alimentano ancor di più le guerre».

La conseguenza di una tale manipolazione è la perdita della facoltà di guardare le cose in faccia che porta a diventare indifferenti, incapaci di partecipare al dolore dell’altro essere umano. L’incontro del 14 marzo si propone di risalire la china di una tale disumanizzazione attraverso il racconto di testimonianze di verità vissute nel mezzo delle guerre, specialmente quella contro l’Ucraina e l’interminabile conflitto mediorientale, che sembrano senza vie d’uscita. «Crediamo che le vie della speranza e della pace vera – concludono gli organizzatori – non siano ancora esaurite e lo dimostreremo con concrete esperienze di pace. Forse le piccole esperienze non hanno alcun effetto pratico, ma è importante che le parole chiave siano pronunciate. L’unico vantaggio che possiamo ricevere dalla situazione disastrosa in cui il mondo è immerso è il risveglio d’una nuova coscienza che creda nell’uomo e che apra le porte a Cristo non soltanto nella cella dell’anima ma nella solidarietà con l’umanità sofferente»