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Venerdì
2
Dicembre

Le stagioni della vita

Quarto appuntamento con il Rotary Festival della cultura di Romano di Lombardia. Nuovo il tema del Festival che quest’anno si dedica alle Stagioni della vita, a seguito degli anni dedicati alla Grammatica delle Passioni.

EVENTO CONCLUSO

Quarto e ultimo appuntamento con il Rotary Festival della cultura di Romano di Lombardia.

Nuovo il tema del Festival quest’anno: «Abbiamo cambiato tema – spiega il direttore scientifico Fabio Cleto – dalla Grammatica delle passioni siamo passati alle Stagioni della vita: questo ci ha dato la possibilità di aprire a nuovi incontri per indagare il contemporaneo e questo tempo di crisi. Il pubblico ha risposto con interesse, siamo tornati ad un numero di presenze pari alle edizioni pre pandemia».

Un Festival che già guarda all’edizione 2023: «C’è desiderio di continuità – continua Cleto – e di miglioramento, rafforzando il rapporto con il territorio e continuando a costruire partnership con le istituzioni».

Per quest’anno quattro le parole guida scelte per esplorare la vita e i suoi cambiamenti, per ritrovarne il senso.

Dopo il primo incontro con la parola “Nascere” e Giovanna Brambilla (Direzione Regionale Musei Lombardia), “Innovare” con Sergio Cavalieri (Rettore dell’Università degli studi di Bergamo), “Partecipare” con il giornalista Rai e storico Oliviero Bergamini, l’ultimo incontro ruoterà attorno alla parola “Ri-nascere” con la ginecologa Alessandra Graziottin.

L’iniziativa è ideata e promossa dal Rotary di Romano di Lombardia, sostenuta dall’Amministrazione Comunale e realizzata in collaborazione con la Fondazione Rubini.

«Affronteremo – spiega Cleto – l’ultima stagione della vita, che è una porzione decisiva nell’esperienza di ciascuno. Una stagione che non ci interessa solo perché l’Italia è un Paese che segna un elevato tasso di invecchiamento, ma perché è un momento della vita che va ripensato».

L’incontro con Graziottin sarà occasione per ripensare il paradigma, per proporre nuovi punti di vista a chi è già anziano e a chi invece, da giovane, si trova a rapportarsi con persone della terza età, o che guarda lontano, oltre il presente. La longevità porta con sé uno straordinario bagaglio di esperienze che, seppur in modo diverso, può essere messo in gioco e ancora ampliato».

La situazione bergamasca vede già un’eccezionale risposta a questi stimoli, ed è infatti una delle province italiane in cui il volontariato può contare sull’apporto solido degli anziani: «È una realtà privilegiata e reattiva, ma con Graziottin -  che è studiosa di spessore internazionale - faremo riflessioni ad ampio raggio. La medicina ci ha concesso oggi di poterci confrontare con la longevità, ed è un’occasione straordinaria da vivere con consapevolezza, lontani dalla sensazione di inutilità. Ci aiuterà a trovare il senso di questa stagione della vita, un senso diverso ma ricco».

Alessandra Graziottin è ginecologa, oncologa, sessuologa, ed è nota al grande pubblico per numerose presenze sui canali nazionali: «Ha una grande capacità di divulgazione – spiega ancora Cleto – ma il suo è un profilo di alto spessore scientifico. Dirige il Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica dell’Ospedale San Raffaele Resnati di Milano e presiede la Fondazione Alessandra Graziottin per la Cura del Dolore nella Donna. È stata tra le prime studiose di vulvodinia ed è stato precoce e straordinario il suo impegno riguardo al dolore femminile».


ALESSANDRA GRAZIOTTIN 

Alessandra Graziottin è ginecologa, oncologa, sessuologa. Dirige il Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica dell’Ospedale San Raffaele Resnati di Milano e presiede la Fondazione Alessandra Graziottin per la Cura del Dolore nella Donna, che si pone l’obiettivo di sviluppare la cultura del dolore in Italia, con particolare riguardo al dolore femminile. Ha pubblicato numerosissimi libri scientifici, divulgativi ed educazionali. Fra questi, Una donna nuova. Come affrontare positivamente la menopausa (Sperling & Kupfer 2000), Il dolore segreto. Le cause e le terapie del dolore femminile durante i rapporti sessuali (Mondadori 2005), Educazione sessuale. Tutto quello che dovete sapere se avete un figlio adolescente (Giunti 2010), Vulvodinia. Strategie di diagnosi e cura (Springer Verlag Italia 2011), Mamma a 40 anni (Giunti 2015). Scrive regolarmente per periodici e quotidiani (Oggi, Benessere, D di Repubblica, Gioia, Anna). È ospite frequente di trasmissioni televisive e radiofoniche sui temi della ginecologia e della sessuologia medica.


Il direttore scientifico

Fabio Cleto insegna Storia culturale e Letteratura inglese all’Università di Bergamo. Si occupa di immaginari della cultura di massa e di storia del presente. Fra i suoi lavori recenti, i volumi Intrigo internazionale. Pop, chic, spie degli anni Sessanta (ilSaggiatore 2013), Fuori scena. Gli Anni Zero e l’economia culturale dell’osceno (ECIG 2014) e Tempo di serie. La temporalità nella narrazione seriale (con Francesca Pasquali, Unicopli 2018). Viene spesso invitato a tenere conferenze e seminari, in Italia e all’estero, in università e centri di ricerca, istituti di cultura, moda e costume. Ha diretto rassegne culturali e collaborato con testate giornalistiche, televisive e radiofoniche. Il suo lavoro ha ispirato nel 2019 la mostra Camp: Notes on Fashion (e il relativo Met Gala) al Metropolitan Museum of Art di New York.


Informazioni

Prezzo: gratuito

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Data e Ora

Inizio: venerdì 2 dicembre 2022 20:30

Fine: venerdì 2 dicembre 2022 22:30

Giorni di apertura
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Luogo
Fondazione Opere Pie Riunite G.B. Rubini

Romano di Lombardia, Via Comelli Rubini, 9