Tra le carte e le fondamenta
I segreti della Cattedrale: visita guidata al Museo della Cattedrale e all'Archivio Storico Diocesano.
Le testimonianze della storia si trovano ovunque intorno a noi a partire dai grandi edifici cittadini che vediamo distrattamente ogni giorno camminando per le vie della città, passando per i dipinti e le sculture conservati in musei e chiese, fino ad arrivare ai libri e ai documenti che sono custoditi in biblioteche e archivi, dove sono oggetto di ricerca da parte di appassionati studiosi.
Ogni archivio è un pozzo inesauribile di fonti preziose e di storie. E quello della Diocesi di Bergamo non fa eccezione. La sua storia riflette le secolari vicende della Chiesa bergamasca. In esso sono conservati i più antichi documenti relativi alla sede vescovile. Un vero patrimonio di storie, che saranno le protagoniste di quattro appuntamenti estivi promossi dall’Archivio Storico Diocesano di Bergamo e il Museo della Cattedrale.
Quattro percorsi per dipanare gli intrecci delle storie che hanno portato alla costruzione della cattedrale come la conosciamo oggi. Muoverete i primi passi in archivio, dove saranno mostrati tra altri preziosi documenti l’antica pergamena del IX secolo con cui il vescovo Adalberto istituiva presso la cattedrale la canonica per la vita in comune del clero e le miniature di un prezioso antifonario della fine del XV secolo dipinte da Jacopo da Balsemo e dalla sua bottega.
E dopo aver visionato i documenti, scenderete nelle profondità archeologiche del museo dove saranno le pietre delle fondamenta dell’antica cattedrale e gli oggetti liturgici a confermare le notizie apprese dai documenti e a dare compimento al racconto della storia secolare della chiesa più importante della città.
Le visite hanno durata di due ore e includono sia la visita all'Archivio Storico Diocesano sia al Museo della Cattedrale. Le visite hanno inizio alle 15,00 con ritrovo al Museo della Cattedrale alle ore 14,45 per accredito.
Ogni gruppo può essere composto al massimo da 5 componenti per rispettare le norme di distanziamento nelle sale dell'Archivio. È necessaria la prenotazione.