Terra Matria: speranza e desiderio per una comunità accogliente
Speranza e futuro sembrano parole semplici invocazioni o ingenue aspirazioni, da qui un punto di riflessione: un incontro che mescola le parole e la musica del cantautore Alessandro Sipolo e della violoncellista Daniela Savoldi:
Il percorso "Futuri Possibili" giunge al termine. L’intero percorso di ricerca e confronto sulla speranza ha offerto l’occasione di avvicinarci al tema con sguardi diversi perché, di fronte ad una sfida così urgente e difficile, pensiamo sia importante ampliare la nostra capacità di “sentire” la vita nelle sue varie forme attraverso linguaggi ed espressioni che sappiano coniugare pensiero e creatività, responsabilità e leggerezza, ironia e desiderio. Le canzoni in questo ci possono aiutare, quando raccontano piccole e grandi storie, quando diventano luoghi di domande e di incontri.
I relatori
Alessandro Sipolo nasce in provincia di Brescia nel 1986. Nel 2013 pubblica il suo primo album "Eppur bisogna andare", prodotto da Giorgio Cordini, storico chitarrista di Fabrizio De André. Il disco, concept album sul tema della “resistenza”, intesa sia in senso storico che quotidiano, vince il premio Beppe Gentile 2014 come migliore album d’esordio. Nel 2015 pubblica il suo secondo album "Eresie". Nel 2019 esce il terzo album "Un altro equilibrio" il cui tour conta più di sessanta date tra Italia e Francia. Ha partecipato a diverse prestigiose rassegne di arte e cultura, sia in Italia che all’estero.
Parallelamente all’attività musicale, Sipolo svolge, dal 2010, attività di ricerca, progettazione e coordinamento in materia di sociologia delle migrazioni e sociologia della criminalità organizzata.
È fondatore e coordinatore della rassegna culturale Umanità Migrante e della Scuola Popolare Antimafia.
Daniela Savoldi è una violoncellista italo-brasiliana che vive e lavora a Brescia. Studia il violoncello dall’età di dieci anni. Dopo il diploma in violoncello al Conservatorio si avvicina ad altri generi musicali che le offrono spunti e stimoli nuovi: klezmer, bossa nova, musica indiana, rock, pop, musica popolare, musica d’autore. Il suo lavoro si apre così all’improvvisazione che mescola le diverse esperienze e i diversi generi: ama definire pennellate sonore i propri incontri con lo strumento che si rivelano in melodie autentiche e fraseggi personalissimi spesso suggeriti estemporaneamente dall’incontro con altre arti come la danza contemporanea o il teatro.
Collabora con artisti del panorama indie, sia in studio che dal vivo. Ha inciso col suo violoncello per: Muse, Le Luci Della Centrale Elettrica, Paola Turci, Lorenzo Monguzzi. Ha collaborato con Calibro 35, Dente, Nada Malanima, Gianni Maroccolo, Alessandro Mannarino. Suona con Vincenzo Fasano, Francesca Lago, Corimè e con Le Man Avec Les Lunettes, gruppo Indie-Pop con cui ha suonato in tutta Europa.
Futuri Possibili
Speranza e futuro sembrano parole ormai inservibili, semplici invocazioni o ingenue aspirazioni, depotenziate dal dissolversi di promesse ultraterrene e progetti mondani. Ci sentiamo orfane e orfani di soggetti, pratiche, luoghi, tempi che possano dare corpo ai nostri ideali di futuri individuali e collettivi migliori. Perciò può sembrare un azzardo la proposta di questo percorso di riflessione e confronto: abbiamo deciso di scommettere su una speranza che non rappresenti l’antidoto all’imprevedibilità che ci inquieta, ma sia lo stimolo per visioni e volontà che producano esperienze non rassegnate, non prosciugate dallo stato di cose presenti.
Per fare ciò abbiamo bisogno di diversi strumenti e linguaggi: dalla ricerca sociale e politica a quella filosofica e teologica, arte visiva, poesia, cinema, musica. Perché l’intrecciarsi di idee, storie, parole, immagini, suoni possano aiutarci a vedere con altri occhi e a costruire futuri possibili.