Strade di donne in Iran. Generi, generazioni, rivolte
Conversazione insieme a Rassa Ghaffari intorno a una ricerca in via di pubblicazione nella collana Manifesta, che racconta voci, lotte, soggettività e istanze di genere, spesso sconosciute o fraintese, che attraversano le società.
Raccontare voci, lotte, soggettività e istanze di genere, spesso sconosciute o fraintese, che attraversano le società del Mediterraneo, del Nord Africa e dell’Asia sud-occidentale, da una prospettiva femminista e decoloniale: è questo l’intento con cui nasce “Manifesta“, la nuova collana editoriale diretta da Renata Pepicelli, docente di Islamologia e Storia del mondo arabo contemporaneo presso il Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere, e pubblicata da Astarte Edizioni, casa editrice indipendente e primo spin-off umanistico dell’Università di Pisa.
Rassa Ghaffari è laureata in Studi dell’Africa e Asia presso l’Università di Pavia e ha conseguito nel 2020 un dottorato di ricerca in Sociologia all’Università di Milano-Bicocca, dove si è occupata di ruoli e rappresentazioni di genere in Iran. Presso la stessa università, ha lavorato come docente a contratto di Sociologia della Famiglia e tutor didattico di numerosi corsi di sociologia.
Nello scorso mese di settembre Mahsa Amini muore mentre è sotto la custodia della polizia morale di Teheran, arrestata perché indossava il velo in modo “inappropriato”. Da questo episodio prende avvio una grande mobilitazione di protesta che vede molte donne tra la protagoniste decise a chiedere ilrispetto delle libertà fondamentali, uguaglianza dei diritti, giustizia sociale.
In collaborazione con: Libreria Palomar, Cineteatro Qohelet, Comune di Bergamo-Assessorato alla Pace, Coordinamento Enti Locali per la Pace, Rete della Pace di Bergamo.