La Pace (im)possibile.
Prosegue il Festival "Bergamo Incontra": tre giorni di mostre, incontri, spettacoli, concerti storia e cultura, insieme a persone appassionate alla vita e alla realtà. Conferenza riguardo la pace.
Nell'attuale contesto di guerra, il tema del perdono, nella sua apparente impossibilità, è cruciale e da non confondere con un inaccettabile relativismo o, d'altra parte, con uno sterile sentimentalismo. La storia ci dice che la pratica del perdono è stata possibile e feconda là dove, al posto di un puro trionfo di emozioni, è stata originata da un corretto uso della ragione, dal rispetto per la dimensione infinita dell'uomo e della realtà con il loro mistero. In questo incontro con due testimoni dalle storie personali e dalle origini diverse (un sacerdote ortodosso e un medico italiano) desideriamo capire come il lavoro per la pace non sia solo “qualcosa che si deve fare, ma un modo di stare nella vita”, che passa innanzitutto attraverso il cambiamento personale di ciascuno di noi.
Partecipano:
- Padre Aleksej Uminskij, già parroco ortodosso a Mosca e ora parroco a Parigi. Conduttore televisivo, ha al suo attivo numerose pubblicazioni sul tema dell'educazione cristiana. Costretto a lasciare la Russia alla fine del 2023 per le sue posizioni a favore della pace, per queste stesse ragioni è stato in seguito sospeso a divinis e ridotto allo stato laicale dal Patriarcato di Mosca. Ora è stato reintegrato nella dignità sacerdotale in seno al Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli
- Alberto Reggiori, medico chirurgo, in missione sulla nave italiana Vulcano che si occupa di curare i feriti palestinesi provenienti dalla Striscia di Gaza.
- Modera Adriano Dell'Asta, docente di lingua e letteratura russa, vicepresidente Fondazione Russia Cristiana ETS
In collaborazione con Fondazione Russia Cristiana ETS.
Il Festival
Ogni anno Bergamo Incontra è un’occasione di incontro per la città, capace di veicolare contenuti importanti, divertire e intrattenere con intelligenza.
Tutti gli spazi della manifestazione sono animati, sia di giorno che di sera, dalla presenza di persone di ogni età: tante le famiglie, i bambini e i giovani, personalità dal mondo culturale, religioso, politico e imprenditoriale.
I relatori invitati, le mostre, gli spettacoli rappresentano un contributo prezioso affinché innanzitutto ognuno di noi - insieme alla città - continui a imparare, crescere, e a scoprire quel grande e affascinante Mistero per cui ‘in fondo in fondò val la pena vivere.
Ma per che cosa ci muoviamo? Che cosa ci soddisfa e ci rende felici? Per che cosa ci diamo da fare tutto il giorno?
Sono le domande che in un modo o nell’altro affiorano dal nostro cuore: “Non ci accontentiamo semplicemente di vivere. Vogliamo vivere per qualcosa”