Licenziate i padroni. Come i capi hanno rovinato il lavoro
Prosegue il "Festival delle Città Impresa": appuntamento con il finalista del Premio Letteratura d'Impresa Marco Bentivogli e il suo libro incentrato sul tema del lavoro e sul rapporto dipententi-capi.
«Lavoro: cambia tutto.» Quante volte lo abbiamo sentito dire sulla scia delle grandi trasformazioni che hanno investito il mondo produttivo. Eppure in Italia le dinamiche del rapporto lavorativo restano ancorate a vecchi concetti padronali, anche quando non di padroni/proprietari si parla ma di capi, capetti, manager e direttori delle risorse umane, che della mentalità e dei comportamenti padronali hanno preso tutto il peggio. È contro di loro che Marco Bentivogli si scaglia in questo libro, un libro che è un grido di rabbia: rabbia contro i «padroni» mediocri, rabbia per un Paese con molti capitali e pochi capitalisti, dove la ricchezza si eredita e il «capitalismo relazionale» fa sì che nelle aziende vengano cooptati i fedelissimi e gli amici degli amici che hanno frequentato le stesse scuole e gli stessi circoli. E questo non vale solo per il mondo delle imprese private: vale anche per quelle pubbliche, per la politica, il sindacato, le associazioni, la pubblica amministrazione... Questo però non è un libro per «difendersi» dai padroni. È il manifesto di una frustata culturale a una grande finzione: bisogna al più presto licenziare questa moderna cultura aziendale che di moderno ha solo le etichette. Qui troverete una denuncia senza mezzi termini dell’«abuso d’ufficio» che permea il nostro terziario e un’accusa ai capi «cane pastore» con l’ossessione del controllo, un controllo che serve solo a nutrire il narcisismo di chi lo esercita, ma che soffoca la produttività e insieme il «BenVivere» (meglio del benessere) delle persone. Troverete anche una riflessione sul senso del lavoro, sulla sua dimensione comunitaria – e dunque sulla necessità di inglobare all’interno di esso la «cura» (per se stessi e per gli altri) –, sulla responsabilità sociale dell’impresa e sulle sue concrete applicazioni. E infine uno sguardo sul futuro, che è già presente, in cui saper riconoscere oltre ai rischi anche le opportunità dell’intelligenza artificiale, che potrà aiutarci a potenziare ciò che nel lavoro costituisce la nostra prerogativa essenziale: la nostra umanità.
Festival
Dal 2008, Città Impresa-Festival dei Territori Industriali è luogo di dibattito internazionale sulle questioni chiave dell’economia e della società contemporanea: ogni anno, in primavera e in autunno, Bergamo Città Impresa, festival dei territori industriali, nel corso dell’edizione 2024 inviterà a riflettere sulla transizione in corso nell’economia e nelle imprese. Il 2024 è un anno in cui la situazione geopolitica mondiale è al centro del dibattito pubblico, sia a causa delle numerose elezioni in calendario, sia per i conflitti in corso. Quali sono le ricadute sull’economia e sulle imprese? Durante i tre giorni del festival a Bergamo, si discuterà ampiamente di queste trasformazioni, offrendo al pubblico interessato allo sviluppo delle imprese e dei territori spunti di riflessione per affrontare il futuro del nostro Paese.