Intorno a Peterzano
Un ciclo di tre conversazioni aperte alla cittĂ attorno al grande pittore.
In occasione della mostra organizzata dall'Accademia Carrara che vedrà protagonista Simone Peterzano da febbraio a maggio 2020, l'Associazione Guide Giacomo Carrara intende proporre un ciclo di tre conversazioni aperte alla città attorno al grande pittore (14/01 - 21/01 - 28/01), al suo legame con Tiziano e Caravaggio, all'arte nel periodo della Controriforma.
- 14 gennaio 2020 con Daniela Mancia e Lucia Patt
I modelli culturali a Venezia e a Milano all’epoca di Peterzano. Richiami dell’antico e sfide della modernità a confronto.
Prendendo spunto dalle parole di Mina Gregori secondo la quale le tele in S. Barnaba a Milano del 1573 rivelano elementi di cultura e fondamenti pittorici che il Peterzano aveva acquisito a Venezia, la conversazione prende in considerazione la Biblioteca Marciana e Palazzo Grimani, luoghi simbolo del rinnovamento di Venezia agli inizi del Cinquecento. Sulla scena artistica di Milano nel secondo Cinquecento, la presenza di Carlo Borromeo da un lato e l’arrivo di artisti di formazione diversa ed eclettica dall’altro contribuiscono a svecchiare linguaggi e forme. Le chiese di Santa Maria presso San Celso e di Santa Maria della Passione sono particolarmente emblematiche di queste novità.
- 21 gennaio 2020 con Marta Panzera
Rappresentare il Furioso. La moda dei poemi cavallereschi.
L’Ariosto è sempre stato considerato un “poeta-pittore”: pochi decenni dopo la sua morte Ludovico Dolce lo celebrava già come “un poeta che colorisce, et in questo suo colorire dimostra essere un Titiano”. Ed è anche a causa della natura intrinsecamente figurativa dei versi ariosteschi che l’Orlando furioso ha goduto, nei secoli, di una vasta fortuna visiva. A partire dagli artisti che, come Dosso Dossi, gravitavano attorno alla corte estense di Ferrara, questa influenza giunge a fine Cinquecento in ambito milanese, con lo smagliante dipinto di Simone Peterzano dedicato al fortunato episodio dell’amore tra Angelica e Medoro, precoce esempio, nella carriera dell’artista, di una sintesi fra le esperienze veneziane ed i nuovi accenti di realismo lombardo.
- 28 gennaio 2020 con Maria Emanuela Crippa
“Dei dolci canti in gli amorosi petti”: la musica al tempo di Peterzano.
Al versante della musica ufficiale che si suona a Venezia nel Cinquecento, alla Cappella Marciana, o a Milano, in San Maurizio al Monastero Maggiore, dove trionfano musicisti nostrani e fiamminghi, si affianca il sottobosco dei concerti dei virtuosi nei palazzi della laguna, le esecuzioni delle donne musiciste, alcune delle quali ottennero una qualche fama, o i colti intrattenimenti dei musici del cardinal Del Monte. Da questo vasto universo di suggestioni, la pittura viene a delineare temi iconografici che si rincorrono da un pittore all’altro, cui né Tiziano nè Peterzano nè Caravaggio restano estranei: si moltiplicano i Concerti, i Musici, le Suonatrici di liuto, dipinti in cui l’immagine evoca musica e parola in un gioco di rimandi volto a celebrare e sublimare l’amore.
L'iniziativa vuole offrire gratuitamente al pubblico adulto, come avvenuto nel 2018 con il ciclo Intorno a Raffaello e nel 2019 con Intorno a Mantegna, una serie di appuntamenti dal titolo Intorno a Peterzano volti a conoscere la storia, l'arte, i temi dell'arte controriformistica nel nord Italia. La città di Milano verrà presentata come scrigno di arte, tesori, antichità e come crocevia di molti protagonisti legati al contesto storico e politico, ma soprattutto alla figura del Card. Carlo Borromeo.
Approfondimenti saranno dedicati anche al Discorso intorno alle immagini sacre e profane, del Card. Paleotti, che dettò i principi a cui dovevano attenersi gli artisti della Controriforma.
Nella produzione di Simone Peterzano non vi sono solo dipinti sacri, bensì anche profani e tra gli argomenti delle conversazioni particolare spazio verrà dedicato alle illustrazioni dei Poemi Cavallereschi tra 500 e '600.
L'Associazione Guide ha costruito il percorso con un taglio rigoroso, a garanzia dei contenuti, e allo stesso tempo piacevole nell’intento di abbracciare un pubblico quanto più ampio possibile.