Etnografia dell’accoglienza
Continuano gli appuntamenti della terza edizione della rassegna "Le parole che curano": Davide Biffi, dottorando in Antropologia, dialoga con Luca Ciabarri, facendo luce su tensioni e nodi critici del sistema di accoglienza italiano.
Davide Biffi, dottorando presso l’Università Bicocca di Milano, Scuola di Dottorato di Antropologia Culturale e Sociale, descrive il suo percorso come educatore in un centro di accoglienza e parallelamente come ricercatore. L’articolo prosegue con la descrizione di un servizio di preparazione alla Commissione Territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale. L’articolo è finalizzato a mettere in luce da diverse angolature alcune delle tensioni e dei nodi critici che si incontrano nel sistema d’accoglienza. Partendo da una prospettiva che fa dei posizionamenti molteplici uno degli strumenti di lettura del fenomeno, l'autore tratteggerà un quadro visto da un ricercatore che fa del suo campo il suo lavoro quotidiano e viceversa. Verrà fatta luce sulle criticità affrontate da un antropologo che fa antropologia a casa e fa dell’antropologia uno strumento di riflessione costante del proprio lavoro quotidiano.
Davide Biffi dialoga con Luca Ciabarri.
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Le parole che curano
Torna con la terza edizione la rassegna letteraria "Le parole che curano". Durante le sette serate si potrĂ intraprendere un viaggio alla scoperta di pratiche che permettono di far co-esistere i differenti modi di stare al mondo.
La rassegna offre strumenti per comprendere sfide attuali come le migrazioni, le crisi globali e i nuovi bisogni sociali. La provincia di Bergamo, con oltre 130.000 residenti stranieri che rappresentano circa il 12% della popolazione, è un esempio significativo di convivenza multiculturale. Negli ultimi anni, la città ha affrontato importanti sfide legate all'inclusione sociale e alla gestione della diversità , diventando un laboratorio di politiche e pratiche per l'accoglienza.
“Le parole che curano” esplora non solo le dinamiche migratorie, ma anche l’impatto delle emergenze globali e del post-pandemia sulla coesione sociale, con un'attenzione particolare alle nuove forme di vulnerabilità .
Quest’anno gli eventi si terranno a Bergamo e a Treviglio, le due città principali della provincia, scelte per coinvolgere differenti realtà territoriali.
La rassegna è organizzata dal Centro Fo.R.Me. della cooperativa Ruah con la collaborazione della Fondazione Mons. Portaluppi e il patrocinio di Fondazione Cariplo.