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Giovedì
31
Ottobre

Documanità. Filosofia del mondo nuovo

Continua il programma di "Molte Fedi sotto lo stesso cielo": un incontro dedicato alla filosofia in cui Maurizio Ferraris cerca di far comprendere la vera natura del web è il primo passo verso la comprensione della rivoluzione in corso.

È giunto il tempo di smetterla di pensare al futuro come una proiezione del passato. La rivoluzione tecnologica ci ha portato dentro un nuovo ecosistema. Lasciamo l’homo faber nel capanno degli attrezzi e chiediamoci di nuovo: chi siamo noi? da dove veniamo? dove andiamo? Il web è il più grande apparato di registrazione che l’umanità abbia sinora sviluppato, e questo spiega l’importanza dei cambiamenti che ha prodotto. Basti pensare che sebbene più di un essere umano su due non possieda ancora un cellulare, il numero di dispositivi connessi è pari a 23 miliardi: più di tre volte la popolazione mondiale. Questa connessione, ogni giorno, produce un numero di oggetti socialmente rilevanti maggiore di quanto non ne producano tutte le fabbriche del mondo: una mole immane di atti, contatti, transazioni e tracce codificati in 2,5 quintilioni di byte. Il numero di segni disponibile per la manipolazione e la combinazione diviene incommensurabilmente più elevato che in qualunque cultura precedente, e questo cambia tutto. Ecco perché comprendere la vera natura del web è il primo passo verso la comprensione della rivoluzione in corso, che genera un nuovo mondo, un nuovo capitale, una nuova umanità: anzi una documanità. Maurizio Ferraris lo fa mettendo in luce l’immagine spesso fuorviante dei rapporti tra tecnica e umanesimo che vede spesso questi due termini in antitesi, da una parte una tecnica senz’anima, fatta di acciaio ed elettricità e dall’altra l’umano, che è tanto più perfetto quanto più è lontano dalla tecnica e vicino alla natura e che deve preservarsi dalla tecnica per conservare la propria umanità.

Con Maurizio Ferraris

Maurizio Ferraris, filosofo italiano, è professore ordinario di Filosofia teoretica all’Università di Torino, dove dirige il LabOnt (Laboratorio di ontologia). Editorialista di "La Repubblica", è inoltre direttore della "Rivista di Estetica", condirettore di "Critique" e della "Revue francophone d’esthétique". Ha scritto una cinquantina di libri tradotti in varie lingue. Tra i più recenti, segnaliamo Documentalità (2009), il Manifesto del nuovo realismo (2012), Filosofia per dame (2011), Anima e iPad (2011), Spettri di Nietzsche (2014), Mobilitazione totale (2015), Emergenza (2016), Mobilitazione totale (2016), L'imbecillità è una cosa seria (2016), Filosofia teoretica (2017), Postverità e altri enigmi (2017), Il denaro e i suoi inganni (2018, scritto insieme a John R. Searle). Del 2024 Imparare a vivere edito da Laterza.

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Informazioni

Prezzo: riservato possessori della card e per ingresso libero
Prenotazione: obbligatoria

Data e Ora

Inizio: giovedì 31 ottobre 2024 20:45

Fine: giovedì 31 ottobre 2024 22:30

Giorni di apertura
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Luogo
Aula Magna, sede di Sant'Agostino

Bergamo, Piazzale Sant'Agostino 2