Diversità e disabilità nello sport: vantaggi o svantaggi?
Continuano gli appuntamenti con Bergamo Scienza 2024. Ospite Silvia Camporesi, bioeticista e docente di Sport Integrity and Ethics all’Università KU Leuven in Belgio.
Perché nello sport alcune caratteristiche fisiche sono considerate eque e altre vengono invece regolamentate? Chi decide, e su quale base, quando una divergenza dalla norma o una disabilità diventano super abilità? A tutte queste domande, che negli ultimi tempi hanno polarizzato il dibattito pubblico e sportivo, risponderà Silvia Camporesi, bioeticista e docente di Sport Integrity and Ethics all’Università KU Leuven in Belgio. Saranno esaminate le politiche che regolano la partecipazione di atleti e atlete alle competizioni agonistiche, e si discuterà delle nuove tecnologie in grado di potenziare le prestazioni fisiche. Tutti fattori destinati a cambiare le regole del gioco e il futuro dello sport.
Perché nello sport alcune caratteristiche fisiche sono considerate eque e altre vengono invece regolamentate? Dalla velocista Caster Semenya all’atleta di salto in alto Markus Rehm, chi decide, e su quale base, quando una divergenza dalla norma o una disabilità diventano super abilità? Esaminiamo le politiche che regolano la partecipazione alle competizioni sportive, guardando al futuro.
Interviene: Silvia Camporesi, Department of Public Health and Primary Care, KU Leuven
Modera: Agnese Collino, Associazione BergamoScienza