Contro l’etnopsichiatria. Elementi di critica psicoanalitica applicati all’intercultura
Continuano gli appuntamenti della terza edizione della rassegna "Le parole che curano": Angelo Villa dialoga con Gianluca Guizzetti, a partire dal libro, a difesa della soggettività, in quanto dato particolare e inalienabile dell'essere umano
"Contro l’etnopsichiatria" è un testo di critica psicoanalitica applicata all’intercultura. Il testo è una difesa della soggettività quale dato particolare, individuale e inalienabile dell’essere umano che nessun culturalismo può assorbire interamente. Il motivo è molto semplice: una prospettiva clinica improntata su un taglio sociologico mira a privilegiare una lettura delle cause di determinati fenomeni, ad esempio migratori, che non tiene conto delle motivazioni di ogni singolo individuo nei riguardi di una scelta che, per quanto perpetrata da milioni di persone, rimane comunque fondata su una presa di posizione singolare.
Angelo Villa dialoga con Gianluca Guizzetti.
Per prenotare, compila il form qui.
Le parole che curano
Torna con la terza edizione la rassegna letteraria "Le parole che curano". Durante le sette serate si potrà intraprendere un viaggio alla scoperta di pratiche che permettono di far co-esistere i differenti modi di stare al mondo.
La rassegna offre strumenti per comprendere sfide attuali come le migrazioni, le crisi globali e i nuovi bisogni sociali. La provincia di Bergamo, con oltre 130.000 residenti stranieri che rappresentano circa il 12% della popolazione, è un esempio significativo di convivenza multiculturale. Negli ultimi anni, la città ha affrontato importanti sfide legate all'inclusione sociale e alla gestione della diversità, diventando un laboratorio di politiche e pratiche per l'accoglienza.
“Le parole che curano” esplora non solo le dinamiche migratorie, ma anche l’impatto delle emergenze globali e del post-pandemia sulla coesione sociale, con un'attenzione particolare alle nuove forme di vulnerabilità.
Quest’anno gli eventi si terranno a Bergamo e a Treviglio, le due città principali della provincia, scelte per coinvolgere differenti realtà territoriali.
La rassegna è organizzata dal Centro Fo.R.Me. della cooperativa Ruah con la collaborazione della Fondazione Mons. Portaluppi e il patrocinio di Fondazione Cariplo.