T¥RSO #11
Sarà lo spazio antistante la chiesa di San Pietro di Bagnatica ad ospitare T¥RSO #11, l’undicesimo evento del collettivo T¥RSO.
Domenica 23 giugno, dalle 20, ad ingresso libero (con possibilità di un contributo volontario), il giardino sterrato della chiesa di San Pietro (via Don A. Seghezzi, 8) accoglierà tre set targati T¥RSO:
“Genius Loci” di a Ghost, I (al secolo Claudio Agosti) sarà una performance basata su una precedente raccolta di suoni nei luoghi attorno alla chiesa di San Pietro, sottoposti poi ad un trattamento a base di field recordings, loop station, voce e armonica. La performance sarà un rito e una celebrazione della natura e per la Natura di un luogo. Una sorta di improvvisazione, duetto o coro col canto proprio di uno spazio/tempo e dei genii che lo abitano, in relazione con lo spazio/tempo in cui viviamo. Un rito/performance in cui i field recordings sono messi in relazione, in coro, con loop e drones di voce e armoniche. Il risultato è un rito che vuole essere un canto d’amore e di ringraziamento a ciò che, invisibile, sostiene la terra su cui camminiamo e in cui crescono i semi di ciò che ci nutre.
Alessandro Adelio Rossi (chitarra elettrica, Rhodes, elettronica) e Ivan Cortesi (mandòla, salterio) saranno invece i protagonisti di “Psoas”, meditazione musicale dove strumenti antichi e moderni si incontrano per dare vita ad un duo elettroacustico tra ambient, landscape, mantra e folk gothic. “Psoas” – muscolo del corpo umano che svolge la funzione fondamentale di collegare le gambe alla colonna vertebrale, mantenendo l'equilibrio e sostenendo la struttura ossea – esplora le sonorità del corpo che mettono in collegamento la terra, il presente, le frequenze basse generate dalla chitarra elettrica, dal piano Fender Rhodes e dall’elettronica, con il cielo, le frequenze alte prodotte dal salterio e dalla mandòla.
Dopo essere stato presentato per la prima volta all’edizione 2024 di Orlando Festival e aver replicato il mese scorso nella penultima giornata del Compost Fest, Alexandra Lagorio (chitarra elettrica, oggetti) e Luca Barachetti (carriola preparata, gesti vocali, oggetti) portano per la prima volta in un evento T¥RSO “Chthulucene. L’umana parentela”. Un concerto d’improvvisazione sull’inevitabile interdipendenza fra gli esseri umani, che costruisce di volta in volta in modo inaspettato una waste land sonora in cui risuonano le parole della filosofa americana Donna Haraway (principale ispirazione della performance), quelle dell’“Amleto” di William Shakespeare (il verso programmatico «A little more than kin, and less than kind») e una poesia dello stesso Barachetti. Per poi concludere il tutto con un “gioco di filo” che coinvolge il pubblico nella performance.
L’ingresso è libero ma per questioni organizzative è consigliata la prenotazione all’indirizzo [email protected].