93FE310D-CB37-4670-9E7A-E60EDBE81DAD Created with sketchtool.
Giovedì
1
Agosto

Manodopera (Interdit aux chiens et aux italiens)

Giovedì 1 agosto 2024 al Museo della Miniera e dell’Emigrazione di Nembro è in programma la proiezione del film francese di Alain Ughetto.

L'emigrazione italiana in Francia in un film in stop motion poetico e personale.

La trama
Ughettera alla fine dell'800. Lì vive la famiglia Ughetto che attraverserà, con la propria condizione di contadini ed operai, la prima metà del '900. Vivranno le guerre a cui gli uomini saranno chiamati e saranno costretti dalla povertà ad andare a cercare il lavoro dove c'è, cioè all'estero, dove però si trova anche la discriminazione per i 'macaroni'.
Quella che con un tono altisonante potrebbe definirsi la 'saga' degli Ughetto viene narrata con profonda dolcezza e partecipazione da un discendente. La Borgata Ughettera non è un luogo immaginario. È una frazione di Giaveno a poca distanza da Torino ed ai piedi del Monviso. È lì che Alain Ughetto, nato a Lione, è tornato per iniziare a ricostruire le vicende che hanno visto come protagonisti i suoi antenati.
Non solo la nonna, con la quale intreccia un dialogo ideale grazie alla calda voce di Ariane Ascaride, ma anche coloro che l'hanno preceduta. Grazie all'utilizzo della stop motion e di pupazzi in plastilina alti 23 centimetri ha raccontato con dolcezza, ma anche con precisione storica, l'Italia di coloro che vennero definiti come gli ultimi. Di quelli cioè di cui lo Stato si ricordava quando doveva mandarli a morire nelle tante guerre che hanno costellato la prima metà del secolo scorso. Salvo poi non offrire loro altro che la strada dell'emigrazione. Un'emigrazione che li vedeva accogliere perché necessari e al contempo respingere con divieti come quello che compare nel titolo che il padre spiega ai figli con una pietosa bugia. Diventa allora indispensabile chiamare il luogo dove si vive 'Paradiso' per conservare almeno la speranza che lo divenga un giorno.
In un film dedicato allo scrittore partigiano e piemontese Nuto Revelli tornano alla mente le parole di un altro scrittore, lo svizzero Max Frisch che, nel momento di massimo afflusso di emigrati italiani nella sua patria, pronunciò una frase destinata a diventare un monito e un'occasione di profondo ripensamento: "Cercavamo braccia. Arrivarono persone".

In caso di maltempo la serata di terrà presso la Sala Bonorandi, via Ronchetti 29, Nembro.

Informazioni

Prezzo: gratuito

Contatti

Telefono: 035.471311
Email: [email protected]

Organizzatore

Data e Ora

Inizio: giovedì 1 agosto 2024 18:00

Fine: giovedì 1 agosto 2024 19:30

Giorni di apertura
L
M
M
G
V
S
D
Documenti

Locandina

Luogo
Museo della Miniera e dell'Emigrazione - Nembro

Nembro, Piazzetta dell'Emigrante