Pratiche di resistenza nella vita quotidiana
Prosegue il percorso "Futuri possibili: sperare tra visioni e realtà ". L'invito è per un incontro con l'insegnante Tarcisio Plebani, che ci parlerà della sua prossima pubblicazione.
Abbiamo bisogno di scoprire intorno a noi esperienze di resistenza che forzino la realtĂ quando sembra impossibilitata ad aprirsi al futuro.
Non esperienze eroiche e mitizzate, ma pratiche quotidiane, pensieri condivisi, scelte individuali e collettive divergenti rispetto ai rapporti sociali dominanti, scelte che resistano alla tentazione di adattarsi passivamente al presente e ci facciano intravedere possibilitĂ di piĂą ampio respiro.
Tarcisio Plebani, laureato in scienze politiche con indirizzo sociologico, è attivo in ambito sociale come volontario in diverse associazioni (ACLI, Libera, movimenti per la pace); nelle ACLI ha ricoperto incarichi professionali e responsabilità politiche; ha svolto attività di coordinamento educativo e gestionale in cooperative sociali nel settore della disabilità . L’ambito in cui ha concentrato maggiormente la passione per la ricerca di tracce di cambiamento è l’insegnamento nei licei (sociologia e psicologia, diritto ed economia). Ha collaborato con l’Università di Bergamo.
Futuri possibili - Sperare tra visione e realtĂ
Speranza e futuro sembrano parole ormai inservibili, semplici invocazioni o ingenue aspirazioni, depotenziate dal dissolversi di promesse ultraterrene e progetti mondani. Ci si sente orfane e orfani di soggetti, pratiche, luoghi, tempi che possono dare corpo ai nostri ideali di futuri individuali e collettivi migliori. Perciò può sembrare un azzardo la proposta di questo percorso di riflessione e confronto: scommettere su una speranza che non rappresenti l’antidoto all’imprevedibilità che inquieta, ma sia lo stimolo per visioni e volontà che producano esperienze non rassegnate, non prosciugate dallo stato di cose presenti. Per fare ciò si necessitano diversi strumenti e linguaggi: dalla ricerca sociale e politica a quella filosofica e teologica, arte visiva, poesia, cinema, musica. Perché l’intrecciarsi di idee, storie, parole, immagini, suoni possano aiutare a vedere con altri occhi e a costruire futuri possibili.