La macchia mongolica
Prosegue il Funesto Festival, un dialogo tra arte, cultura e riflessione sulla morte, con un ricco programma di eventi: appuntamento con il film documentario che narra il viaggio e il ritorno in Mongolia di Massimo Zamboni.
Nel 1996, Massimo Zamboni intraprende un viaggio in Mongolia che risulta fondamentale per la sua carriera artistica e che segna la nascita del disco di maggior successo dei CSI: "Tabula Rasa Elettrificata". Quel viaggio risulta essere altrettanto fondativo dal lato umano e personale: è infatti proprio in Mongolia che Zamboni e la compagna Daniela decidono di diventare anche genitori. Caterina nasce due anni dopo, con una macchia inequivocabile, un piccolo livido destinato a scomparire nel tempo: la macchia mongolica. A vent’anni da quel primo viaggio, Massimo e Caterina tornano in quella terra che li lega profondamente: un nuovo viaggio diventa scoperta ulteriore, indagine sull’altrove che abita in noi, un’esplorazione necessaria tra le stanze della memoria più intima.
In collaborazione con Gruppo Tobia, Associazione Le Piane di Redona e ISREC Bergamo.
Funesto Festival
Funesto, il festival di Sguazzi, è un progetto culturale ed artistico che, a partire da queste domande, invita ad una riflessione sul tema della morte. E, di conseguenza, su quello del vivere; perché è giusto parlare di “qualità della vita”, ma non lo si può fare senza confrontarsi sulla “qualità della morte”. Attraverso un approccio il più possibile transdisciplinare che metta in dialogo fra loro arte, filosofia, antropologia, scienza, narrazione... il festival offre un’ampia gamma di prospettive sul tema, percorrendo direzioni alternative rispetto a quelle stereotipate, spettacolari o retoriche (comunque evasive), tipiche del discorso comune contemporaneo.