Il condominio inclinato
Replica de "Il Condominio Inclinato" realizzato dai bergamaschi Alberto Valtellina e Paolo Vitali.
Replica del film Il Condominio Inclinato, proiettato in anteprima assoluta martedì 29 settembre al Cinema Conca Verde di Bergamo. Bergamo, sole, casbah, pollai e terrazze fiorite, dei bergamaschi Alberto Valtellina e Paolo Vitali (Italia 2020, 76’).
Il condominio inclinato è un progetto di ricerca cinematografica sui complessi edilizi “Terrazze fiorite” e “Bergamo sole”, costruiti tra il 1976 e il 1980 su progetto degli architetti Giuseppe Gambirasio e Giorgio Zenoni: inizialmente definiti “i pollai”, sono stati studiati e apprezzati a livello internazionale e sono oggi tra le residenze più ambite della città.
Attraverso le testimonianze degli abitanti il film descrive gli spazi privati, quelli comuni e le molteplici e articolate relazioni con essi. Il racconto che emerge è tanto preciso quanto “affettuoso”: fra i residenti i due registi incontrano “il più grande collezionista al mondo di gadget della Nutella”, che afferma di non sapere nemmeno lui quanto ciò sia motivo di vanto o di vergogna, e un'insegnante appassionata di botanica che mostra le orchidee nate spontaneamente fra le aiuole. Scoprono che negli anni ‘90 alcuni ragazzi avevano girato curiosi thriller cinematografici fra i vicoli e i tetti delle abitazioni e che alcuni spazi interni si sono prestati, nel corso del tempo, a destinazioni d’uso non convenzionali come un circolo Arci, in cui un gruppo di ragazze fa acrobatiche evoluzioni di pole dance.
Spiega Paolo Vitali, architetto e regista, che il 29 settembre sarà presente in sala con il co-regista e produttore Alberto Valtellina per dialogare con il pubblico: «Obiettivo del nostro lavoro è stato quello di far emergere la forte interazione tra spazio e abitanti. Il progetto di Gambirasio e Zenoni si inserisce nel clima culturale che, tra il dopoguerra e gli anni ‘70, ha favorito la realizzazione di complessi abitativi di grandi dimensioni che dovevano sviluppare socialità e relazioni. A differenza di altre operazioni progettuali a cui non ha corrisposto una adeguata qualità abitativa, nella “città orizzontale” di Bergamo ha prevalso un approccio sperimentale, ricco di soluzioni che hanno promosso e favorito modi significativi di interagire con lo spazio».
Il progetto del film nasce da uno specifico interesse per i condomini di Vitali stesso, che in diverse occasioni vi ha accompagnato gruppi di cultori italiani e stranieri: docenti universitari, professionisti, critici. «A volte con risvolti comici – dice l’architetto -, come quando Laura, un'abitante che gentilmente si è offerta di mostrare il proprio appartamento, si è ritrovata otto architetti svizzeri stipati nel suo piccolo bagno, intenti a prendere appunti».
Fra i protagonisti Giorgio Zenoni, uno dei due progettisti a cui Valtellina e Vitali hanno chiesto di essere guidati all'interno della struttura per scoprirne i principi costitutivi, il quale spiega come l'idea del piano inclinato sia nata da una precisa prescrizione del piano regolatore, che prevedeva di preservare la vista su Città Alta e sui Colli.
E sul lavoro di produzione spiega Alberto Valtellina: «Abbiamo deciso di lasciare che il tempo lavorasse a nostro favore. Il film è terminato dopo più di due anni perché volevamo diventare a nostra volta “parte dell'edificio”, una parte osservante e dialogante. Non abbiamo imposto una struttura al film, ci siamo lasciati trasportare dagli incontri e dalle amicizie che sono nate. In più occasioni abbiamo condiviso parti del montaggio con i nostri protagonisti».
Le musiche sono originali, i musicisti che le hanno eseguite sono stati rintracciati fra gli abitanti: un musicologo costruttore e suonatore di baghèt, la cornamusa bergamasca; un'insegnante di pianoforte che suona una Partita di Bach; tre fratelli, due violini e un violoncello, che suonano Grieg e Vivaldi sui terrazzi, sulle scale e nei garage.
La proiezione è organizzata in collaborazione con il Comune di Bergamo. Il commento di Nadia Ghisalberti, Assessore alla Cultura del Comune di Bergamo: «L’Amministrazione comunale apprezza ogni sforzo teso alla valorizzazione e alla riscoperta di piccole o grandi parti della storia anche recente della nostra città, a volte dimenticate o poco conosciute. Per questo motivo abbiamo scelto di sostenere la presentazione e la diffusione del progetto Il condominio inclinato, una ricerca originale che ci fa riscoprire un patrimonio architettonico residenziale degli anni Settanta, famoso a livello internazionale, che tutti noi abbiamo sotto gli occhi ogni giorno ma del quale si è persa una conoscenza approfondita. Intrecciando la voce dei “tecnici” con quella di chi ci abita, in un alternarsi di storia passata e presente, il progetto ha dato vita ad un’analisi sugli ideali dell’abitare allora assolutamente innovativi, per cercare di capire se quel modello di architettura ha resistito nel tempo ed è oggi ancora valido».
Biglietti in prevendita sul sito https://concaverde.sas.18tickets.it/.