I tocchi di Lubitsch
Corso con Bruno Fornara, critico cinematografico delle più prestigiose riviste di cinema, nel corso del 15-16-17 novembre attraverso la visione e il commento di alcune sequenze, proporrà un percorso alla scoperta del genio di Ernst Lubitsch.
Bruno Fornara, critico cinematografico delle più prestigiose riviste di cinema, selezionatore per molti anni dei film della Mostra del cinema di Venezia, e insegnante presso la Scuola Holden di Torino, torna a Bergamo per un nuovo viaggio alla scoperta del linguaggio cinematografico.
Nel corso del 15-16-17 novembre 2024 Bruno Fornara, attraverso la visione e il commento di alcune sequenze, proporrà un percorso alla scoperta del genio di Ernst Lubitsch.
Il Lubitsch touch era lo speciale “tocco” che aveva solo lui, tocco che trasformava una situazione, un'immagine, una battuta, una scena, un film intero in qualcosa di inarrivabile. Il tocco di Lubitsch è sempre qualcosa di semplice e chiaro e insieme qualcosa di squisitamente esemplare, qualcosa che ci sorprende per la sua intelligenza e bellezza.
Ernst Lubitsch, nato nel 1892 Berlino e morto a Los Angeles nel 1947, è uno dei grandi maestri della commedia cinematografica. All'inizio di Die Puppe (La bambola di carne), uno dei suoi primi film (1919), Lubitsch stesso appare come una specie di burattinaio scenografo regista: monta sotto i nostri occhi un teatrino, con una casetta, degli alberelli, una stradina e nella casetta mette un uomo e una donna di legno. Quando la scena è composta, Lubitsch si ritira e quel mondo e il film prendono vita. Lui e lei escono di casa, scendono per la stradina e il racconto comincia. Nella sua lunga carriera ha girato un'ottantina di film, tra muti e sonori. Dai primi film fino agli ultimi, Lubitsch è un regista che costruisce i suoi capolavori con grande affetto e semplicità: più il suo “tocco”. È così che i suoi film continuano a sorprenderci, a stupirci. Continuano ad attrarci. Guardiamoli e riguardiamoli. Ecco qualche titolo: il suo primo film ha già un titolo speciale, Signorina schiuma di sapone (Fräulein Seifenschaum, 1914). Un altro film si chiama Non vorrei essere un uomo (Ich mochte kein Mann sein, 1918). Arrivano i suoi film più conosciuti: La principessa delle ostriche (Die Austernprinzessin, 1919), La bambola di carne (Die Puppe, 1919), Anna Bolena (Anna Boleyn, 1920), Lo scoiattolo (Die Bergkatze, 1921), Matrimonio in quattro (The Marriage Circle, 1924), Il ventaglio di Lady Windermere (Lady Windermere's Fan, 1925). E ancora La valanga (Eternal Love, 1929), L'allegro tenente (The Smiling Lieutenant, 1931), L'uomo che ho ucciso (The Man I Killed/Broken Lullaby, 1932) e i grandi film e i capolavori Mancia competente (Trouble in Paradise, 1932), Partita a quattro(Design for Living, 1933), La vedova allegra (The Merry Widow) (1934), Angelo (Angel, 1937), L'ottava moglie di Barbablù (Bluebeard's Eighth Wife, 1938), Ninotchka (1939), Scrivimi fermo posta (The Shop Around the Corner, 1940), Vogliamo vivere! (To Be or Not to Be, 1942), Il cielo può attendere (Heaven Can Wait, 1943). Fino all'ultimo che, senti un po', è ambientato a Bergàmo con l'accento sulla a, La signora in ermellino (That Lady in Ermine), terminato da Otto Preminger (1948).
Termine iscrizioni martedì 12 novembre
Possibilità di iscriversi a un solo incontro.
Programma
Venerdì 15 novembre 2024 dalle ore 20,30 alle 23.00
Sabato 16 novembre 2024 dalle ore 15.00 alle 19.00
Domenica 17 novembre 2023 dalle ore 10.00 alle ore 13.00