Aquile Randagie
Al Cinema Conca Verde arriva il film «Aquile Randagie». Aquile Randagie di Gianni Aureli, con Teo Guarini, Alessandro Intini, Italia, 2019, 100 Milano, Italia, ventennio fascista: tutte le associazioni giovanili sono chiuse per decreto del Duce, anche l’as
Al Cinema Conca Verde arriva il film «Aquile Randagie».
Aquile Randagie di Gianni Aureli, con Teo Guarini, Alessandro Intini, Italia, 2019, 100
Milano, Italia, ventennio fascista: tutte le associazioni giovanili sono chiuse per decreto del Duce, anche l’associazione scout italiana. Un gruppo di scout decide di dire di no e fonda le Aquile Randagie, giovani e ragazzi che continuano le attività scout in clandestinità, per mantenere la Promessa: aiutare gli altri in ogni circostanza.
Dopo il 1943, i ragazzi danno vita al movimento scout clandestino che supporterà la resistenza fino alla fine della guerra: insieme ad alcuni docenti del collegio S.Carlo, le Aquile Randagie entrano a far parte di OSCAR – Organizzazione Scout Cattolica Assistenza Ricercati, riuscendo a far scappare in Svizzera più di 2000 persone ricercate dai nazifascisti.
Il film narra delle coraggiose imprese del gruppo scout, intrise di quei valori di fedeltà, purezza e solidarietà che mai come oggi sentiamo il bisogno di dover rinnovare e ribadire per non tradire il prezioso lascito che questi ragazzi ci hanno tramandato.
Ingresso 6,50 – 6,00
Cinema Conca Verde
lunedì 30 settembre alle 21
(in replica anche martedì 1 e mercoledì 2 ottobre)
Il 9 aprile 1928 lo scautismo fu dichiarato soppresso dal Consiglio dei ministri. Ma un gruppo di ragazzi disse no...Si chiamavano Aquile randagie. Ragazzi del gruppo di scout di Milano e Monza continuarono a svolgere attività scout in clandestinità. Usando messaggi in codice e cifrati per non venire scoperti, quei ragazzi continuarono a ritrovarsi, utilizzando la Val Codera (provincia di Sondrio), per le attività clandestine, i campi estivi, i fuochi serali. Li guidavano Andrea Ghetti, del gruppo Milano 11, detto Baden, e Giulio Cesare Uccellini, capo del Milano 2, che prenderà il nome di Kelly, e che ebbe anche il soprannome di Bad Boy, affibbiatogli da J.S. Wilson, all'epoca direttore del Bureau Mondiale dello Scoutismo. Il fascismo non li ignorò: Kelly fu pestato a sangue da una squadraccia, in una notte d’autunno, e ci rimise l’udito da un orecchio.
Ma questo non bastò a fermare le Aquile. Dopo l'8 settembre 1943, insieme a Don Giovanni Barbareschi e ad altri parroci milanesi, diedero vita all'OSCAR (Organizzazione Scout Collocamento Assistenza Ricercati) che si impegnò in un'opera di salvataggio di perseguitati e ricercati di diversa nazione, razza, religione, con espatri in Svizzera attraverso i boschi e i monti che nessuno conosceva meglio di loro. Il loro servizio si concluse proteggendo la vita, a guerra finita, ai persecutori di ieri, salvando per quegli stessi sentieri gerarchi nazisti che furono consegnati alle autorità svizzere per avere un giusto processo, dalla giustizia degli uomini. E’ la loro storia che vogliamo raccontare. Una storia di coraggio, di paura, di fedeltà e di ribellione. Perché cambiare il mondo si può.