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Sabato
1
Marzo

Admiring la Argentina

Il Teatro Tascabile di Bergamo propone "Fiore di Tenebra. La Danza Butoh", un momento di approfondimento e riflessione sulla danza Butoh giapponese: appuntamento con la proiezione di “Admiring la Argentina"

Con un clic mentale, appare il danzatore giapponese Kazuo Ohno: abito lungo bianco, viso incipriato, carré nero sormontato da un cappello a fiori. Admiring la Argentina, il suo assolo emblematico ideato nel 1977 (quando aveva 71 anni), portò Ohno alla fama internazionale e lo eseguì per oltre vent'anni.

Nel 1926 assistette a uno spettacolo di flamenco con la ballerina spagnola Antonia Mercé, conosciuta come “La Argentina”. 50 anni dopo, nel 1977, partecipando a una mostra dell'amico Natsuyuki Nakanishi, si bloccò davanti a un quadro, riconoscendo dietro gli schizzi di colore e le linee astratte il volto di Antonia Mercé, ispirazione per il suo famoso assolo.

Il suo abito e il suo volto condividono lo stesso aspetto sgualcito e fragile, essendo il costume un'estensione del corpo fragile del danzatore e del suo personaggio, La Argentina; reciprocamente, questo travestimento rivela il corpo del vecchio e quello della grande danzatrice a cui rende omaggio.

In collaborazione con Archivio Kazuo Ohno – Dipartimento delle Arti Università di Bologna.

Ingresso gratuito, per prenotare clicca qui.

Fiore di tenebra. La danza ButohÈ il primo appuntamento del 2025 di #tuoCarmine. progetto internazionale tra teatro, arte, architettura, vita che dal 21 febbraio al 9 marzo 2025, presso il Monastero del Carmine di Bergamo, inaugura il ciclo dei momenti di approfondimento e riflessione che il Teatro Tascabile dedicherà nel 2025, e nei prossimi anni a venire, alle differenti forme dell’arte, ai maestri teatrali del ‘900, al teatro di gruppo, al teatro e alla danza orientale e occidentale, alla letteratura, il cinema, le arti circensi, alla pedagogia e formazione dell’attore.

Oggetto del primo incontro è la danza Butoh, che nasce in Giappone alla fine degli anni ’50 come segno di rivolta, come contestazione della rigidità della tradizionale danza Noh, del teatro Kabuki e del balletto classico europeo, molto diffuso e amato in Giappone fin dall’inizio del secolo scorso. Le prime rappresentazioni dello stile generarono grande sconcerto e la critica fu assai aspra, fino a negare il Butoh come forma di danza. Così i suoi primi interpreti, incompresi ed emarginati in Giappone, furono costretti a emigrare in Occidente dove il Butoh fu accolto e metabolizzato negli anni ’80.
Considerata come una variante aggiornata del classicismo, per quanto celato sotto forme e movimenti più primitivi, consapevole della precarietà dell’umano nell’era atomica e della crescente disgregazione sociale, il Butoh ripudia l’idea occidentale del bello, “è il cadavere che vuole mettersi in piedi a tutti i costi” (Tatzumi Hijikata fondatore del Butoh).

È una danza interiore, poetica e meditativa, una danza che riassume in sè Oriente e Occidente, il cui scopo è togliere, arrivare all’essenziale, retrocedere e farsi strumento, attraverso un movimento che è un fluire continuo e armonioso di forme che non si fissano mai rigidamente, ma vivono una sempre nuova epifania nell’esperienza individuale di ciascun danzatore.

L'iniziativa è in collaborazione con UniBg. In programma incontri, conferenze, esposizioni, proiezioni e spettacoli con i performer Taketeru Kudo (Giappone) e Alessandra Cristiani (Italia), gli studiosi Matteo Casari, Maria Pia D’Orazi, Samantha Marenzi, Katja Centonze, Cristian Pallone e il fotografo Fabio Massimo Fioravanti.

Informazioni

Prezzo: gratuito
Prenotazione: obbligatoria

Data e Ora

Inizio: sabato 1 marzo 2025 16:30

Fine: sabato 1 marzo 2025 17:30

Giorni di apertura
L
M
M
G
V
S
D
Luogo
Monastero del Carmine

Bergamo, via Bartolomeo Colleoni, 21