Io sono io
La rassegna “A rivedere le stelle - un'estate a Dalmine” prosegue con una narrazione teatrale di una storia semplice, fatta di ricerca e di incontri “Particolari”. A cura di Teatro Laboratorio.
Spesso i bimbi credono di dover assomigliare a qualcuno. Così dimenticano di essere individui unici e splendidi esattamente come sono!
Pezzettino è in cerca della propria identità. E' talmente piccolino, infatti, in confronto ai suoi amici - tutti grandi e grossi, capaci di volare, nuotare, arrampicarsi - che si convince di essere un pezzetto di qualcun’ altro. Così comincia una ricerca che, alla fine, lo porterà a esclamare al colmo dello stupore e della felicità: "Io sono Io!" Un racconto esemplare, poetico, sensibile…
Un racconto semplice ed efficace, che offre molti spunti di lavoro, sia a livello manuale che a livello emotivo e psicologico.
Dall’animazione proposta si può avviare un lavoro di manipolazione della carta strappata, scoprire quali e quante forme si ottengono con il semplice strappo.
Costruire disegni con i pezzi di carta, riutilizzare carta per creare disegni, ecc.
Per quanto riguarda poi la parte emotiva e psicologica, questo racconto punta a far riflettere i bambini, soprattutto i più piccini, sulla propria identità.
Chi sono io? Quali sono le mie caratteristiche? Quali i miei talenti e, naturalmente, quali i miei difetti? Come mi rapporto agli altri? Quanto riesco ad ascoltare i miei impulsi e a rielaborarli in maniera originale?
Tutto questo viene riassunto in maniera semplice con Pezzettino che scopre di avere un cuore.
Condotto da Sandra Domeneghini e Roberto Capo a cura di Teatro Laboratorio
Il cuore è inteso come l’essenza della persona, e il viaggio che compie il nostro piccolo eroe è una metafora del viaggio necessario per esplorare sé stessi in confronto all’esterno.
Proprio come i bambini Pezzettino si convince di essere così piccolo da dover essere per forza un pezzo di qualcun altro. Di qualcuno che appare forte e vincente. Ma, proprio come accade nella nostra società, questo dover essere “vincente” livella le personalità; e così si va perdendo l’unicità del singolo, la poesia racchiusa in ognuno, la prospettiva personale da cui si osserva la vita e si vaglia ciò che è giusto o sbagliato per la propria natura.
La vita culturale di Dalmine, costretta a un tono minore per mesi, limitata alle aperture a singhiozzo della Biblioteca (che però, con orgoglio, può rivendicare il primato di essere stata una delle prime a riaprire in bergamasca), si prende la rivincita alla grande con 36 appuntamenti.
Anzitutto, con la proposta per i più piccoli, che ripropone la formula sperimentata nel 2020 de “L’estate dei bambini”, ma non solo anche Per gli adulti e in generale le famiglie, poi, c’è un bel mix per un totale di una quindicina di eventi: teatro all’aperto, cinema, musica, letture, fotografia, storia.
Perché gli eventi di quest’estate – in coda a uno dei peggiori periodi della nostra storia recente – parlano di speranza, quella di un’esistenza in cui stare insieme, scambiare idee, condividere esperienze non siano un rischio per sé e per il prossimo. La speranza di uscire dalle tenebre della pandemia, la speranza di tornare “a riveder le stelle”
In caso di maltempo si svolgerà al Teatro Civico di Dalmine - Via J.F. Kennedy n.3
Per bambini da 3 a 8 anni
Evento ad ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria presso Ufficio Culturale.