Pane e Scena
La quarta edizione de “Il Teatro è servito”, rassegna teatrale per l’infanzia e l’adolescenza, prosegue la sua programmazione con la compagnia La Voce delle Cose, che propone uno spettacolo con protagonista il cibo, il soggetto narrante.
In questi tempi in cui il cibo è il nuovo culto, in cui si fa un gran parlare della presentazione delle vivande, il cui impiattamento è una sorta di ikebana, con decine di stoviglie diverse e guarnizioni disposte in barocchi festoni decorativi, La Voce delle Cose ha deciso di usare il cibo come soggetto narrante di storie che da tempo immemorabile gli esseri umani si sono tramandati e che ancora appassionano. D’altra parte, dicono, l’umanità̀ ha avuto un rapporto radicale con il cibo in ogni sua epoca, dalla scoperta della cottura con l’uso del fuoco, al banchetto di Trimalcione, all’Ultima Cena e così via. L’autore satirico latino Giovenale, per stigmatizzare le basse aspirazioni del popolo, diceva che i romani volevano solo panem et circenses, cibo e divertimento. Al di là delle sue vere intenzioni aveva enunciato una grande verità: chiunque di noi sa che sia le cibarie che il divertimento sono indispensabili per tutti. Lo spettacolo si dipana in un racconto ininterrottamente farcito di ironia, le cui storie narrate sono una sequenza di pezzi brevi che spaziano dalla fiaba alle storie classiche del teatro e dell’epica, dai racconti fantastici alla narrazione di eventi storici.
Lo spettacolo è adatto a partire dai 7 anni.
Luì Angelini e Paola Serafini
Da quarant’anni sono impegnati per dare un nuovo significato scenico alla materia fisica che li circonda nelle più diverse situazioni, occupandosi di teatro d’oggetti dal 1984. Nel 2004 hanno dato il via al progetto La voce delle cose, volto a esplorare il potere evocativo degli oggetti in un campo più allargato, unendo al teatro il mondo dei processi ludici e delle arti figurative.
Il Teatro è servito
Organizzato e sostenuto dalla Cooperativa Città Alta con la direzione artistica del Teatro Tascabile, arriva all'edizione 2024/2025, che durerà fino al 19 gennaio, e mantiene la sua vocazione nazionale e internazionale allargando quest’anno il suo orizzonte all’interdisciplinarietà tra le arti della scena e ad una categoria già ampiamente diffusa nell’ambito della performance per gli adulti, ma molto meno o quasi nulla per i ragazzi: il teatro-danza. Con un omaggio particolare alla Cooperativa Città Alta: due gli spettacoli dedicati alla tavola e al cibo per fasce d’età differenti, dai sette anni e da zero a trentasei mesi.
“Il Teatro è servito” è inserito nel progetto I Monasteri d’Inverno, una serie di attività culturali congiunte organizzate dalla Cooperativa Città Alta e dal Teatro tascabile di Bergamo per i due monasteri di S. Agata e del Carmine, in programma per tutto il periodo natalizio 2024-2025.
Ingresso libero fino ad esaurimento posti, per prenotare clicca qui.