Dalla parte del visitatore. Soggetti smarriti: conversazione
Prosegue il ciclo "Il museo. E altre storie" di Accademia Tadini che propone una riflessione sul museo e ciò che lo riguarda: appuntamento con Giovanna Brambilla e il visitatore come protagonista dello spazio.
Il museo, bisogna andarci almeno una volta nella vita... così affermava il personaggio di un romanzo di Emile Zola, famoso scrittore francese. Ma tante, troppe persone restano ancora distanti da questo luogo di meraviglia, scoperta, storie. Le ragioni partono non dalle opere o dalle porte d’entrata, ma nascono da pregiudizi, ragioni inattaccabili, difficoltà , ostacoli che intralciano la strada che porta dalla propria casa al museo. L’incontro, pensato in tono dialogico e anche un po’ scanzonato, vuole attivare un confronto con il pubblico per affrontare il problema e costruire possibili soluzioni.
Con Giovanna Brambilla
Giovanna Brambilla è una storica dell’arte con una passione per i musei e l’educazione al patrimonio. Ha dedicato la sua carriera a rendere l’arte accessibile a tutti, creando esperienze uniche per visitatori di ogni età e provenienza. Con una lunga esperienza nella GAMeC di Bergamo, ha sviluppato programmi innovativi per coinvolgere il pubblico e costruire ponti tra arte e comunità . Oggi, come libera professionista, continua a condividere la sua expertise attraverso progetti, corsi, momenti di formazione e pubblicazioni, esplorando temi come musei e pubblico, l’arte e il benessere, la giustizia, l’idea d’inferno, il lutto e la nascita.
Rassegna
Il ciclo propone una riflessione sul “museo”: che cosa raccoglie, che cosa tutela, che cosa comunica? E, in negativo, che cosa esclude? Le storie trasmesse sono rappresentative della comunità , o la rappresentano solo in parte? Cosa succede alle storie che non sono raccontate?